di Oreste Mottola
Il libro muove dalle prime dure esperienze di vita: da apprendista carbonaio e boscaiolo sin dall’età di 8 anni, a quella di “carcararo”, ovvero di operaio e di spaccapietre presso la preistorica fornace di calce del padre, dove, come racconta lui stesso “ho brutalmente consumato parte dei miei anni verdi, fino al 1963. Grazie a Michelina avviene la svolta più importante: la ripresa degli studi conseguendo il Diploma di Abilitazione magistrale. Qualche anno dopo il matrimonio, nel 1967, propiziato dall’immissione in ruolo di Michelina e dal mio impegno lavorativo in una segreteria politica. Nel 1969 superai il Concorso Magistrale e fui immesso in ruolo. Frattanto avevo conseguito la laurea in Pedagogia con la quale partecipai con successo al Concorso direttivo e iniziai la carriera di dirigente scolastico in quel di Vietri di Potenza. In quella sede prestai servizio fino al 1983”. Da tale data a tutto il 2008 nel mio paese, Sicignano degli Alburni. Qui, oltre la mio impegno politico nel P.S.I., crea le premesse per la mia candidatura a Sindaco. Cosa che concretizza nel 1993 presentando una lista che non ebbe fortuna per s30 voti. Nel 1997 ci riprova e, questa volta, con successo. Alla scadenza del primo mandato, nel 2001, uscimmo nuovamente vincitori con un centinaio di voti di scarto, non pochi per un Comune piccolo come il nostro. Per il resto rinvio al contenuto del testo incentrato dapprima nella mia esperienza di operaio, poi nella funzione direttiva e in ultimo nella mia esperienza di Sindaco, ovvero nell’attività amministrativa alla quale ho dedicato quattro anni come capogruppo della Minoranza consiliare dal 1993 al 1997 e nove anni, dal 1997 al 2006, come Primo cittadino.