di Filippo Pio Bisaccia
Più si avvicina la data ultima di presentazione delle liste e dei candidati sindaci, più aumenta la confusione. Stranamente a Nocera Superiore la impossibilità a candidarsi per un terzo mandato di Giovanni Maria Cuofano, pare abbia liberato velleità, aspettative, sogni e speranze sia di nuovi che si affacciano alla politica che di vecchi protagonisti della scena amministrativa. Così accade che a Raffaela D’Acunzi, Gennaro D’Acunzi, Bartolo Pagano, Gaetano Montalbano, si aggiungano anche Gaetano Sole, Mario Iannone, Franco Pagano, Maria Josè Vigorito, Paolo Sessa, Massimo Citarella, Michele Genco e Veronica Avella. Un exploit di candidati che è chiaro si assottiglierà man mano che si arriverà alla data fatidica ufficiale di presentazione dei candidati. Molti però è chiaro che sono stati lanciati nel tritacarne del totonomi solo per sondare il terreno, valutare le reazioni e fare un po’ di conti. Dai candidati che scenderanno in campo, per esempio, si potrà prevedere se le elezioni si risolveranno al primo turno o ci sarà bisogno di un turno di ballottaggio. Una previsione che incide molto sulla scelta dei candidati. A Nocera Superiore sono dieci anni che non si va al ballottaggio. Giovanni Maria Cuofano ha sempre vinto al primo turno. Cosa succederà questa volta? Il Pd si gioca la carta Bartolo Pagano, sponsorizzato dal primo cittadino di Nocera Inferiore Paolo Di Maio. Proprio questo potrebbe essere una delle tante debolezze di Pagano e del Pd. Lo stesso Di Maio quando è stato eletto sindaco a Nocera Inferiore ha beneficiato dell’appoggio dell’uscente Manlio Torquato al quale va ascritto la maggior parte del merito della elezione di Di Maio. Il pensare di incidere sulle vicende politiche del comune vicino appare quanto mai inverosimile e certo non rende merito alla storia familiare di Bartolo Pagano e di quella sua personale. Lo stesso Montalbano, che dovrebbe scendere in campo con Forza Italia, quando è stato sindaco due volte lo è stato perchè al suo fianco aveva la destra cirielliana di Giuseppe Fabbricatore. Ora, invece, Fabbricatore è alle prese con un candidato “ingombrante” che è Gennaro D’Acunzi. E’ vero che Gennaro D’Acunzi nel passato ha avuto simpatie non nascoste per il Movimento Cinque Stelle, ma è anche vero che negli ultimi due anni, 2022 e 2023 ha avuto in tasca la tessera di Fratelli d’Italia e ora grazie all’intervento del fratello Pasquale, pare sia stato caldeggiato ai dirigenti salernitani e allo stesso Cirielli addirittura da Giovanni Donzelli, capogruppo alla Camera dei Deputati di Fdi e dal Ministro alle Risorse Agricole Francesco Lollobrigida cognato della leader Giorgia Meloni. Raffaela D’Acunzi è invece la madre del sindaco uscente. Medico mutualista, Raffaela D’Acunzi, conosciuta a Nocera Superiore con il diminutivo di Linetta D’Acunzi, è cugina di primo grado con Gennaro D’Acunzi, imparentata con i Salzano patron della Pomilia ma è principalmente stimata dai cittadini molti dei quali sono stati suoi mutuati e assistiti. Principalmente, però, Linetta D’Acunzi è la moglie del politico per antonomasia a Nocera Superiore, cioè Pasquale Cuofano, ex consigliere regionale, ex consigliere provinciale, ex vicesindaco. Pasquale Cuofano, organizzativamente, è sempre stato anche l’artefice delle vittoriose campagne elettorali del figlio Giovanni Maria, e i bene informati riferiscono che sia già all’opera per formare le liste sia che la candidata sia la moglie sia che sia qualcun altro della cordata politica che ha amministrato il Comune in questi dieci anni. Tra i nomi della cordata vicina a Cuofano ci sono Maria Josè Vigorito, preside dell’Istituto Superiore Galizia di Nocera Inferiore con succursale a Nocera Superiore, ex vicesindaco di Giovanni Maria Cuofano, già assessore alla Pubblica Istruzione e attuale consigliere comunale di maggioranza. Massimo Citarella, attuale vicesindaco giovane molto stimato estraneo a pettegolezzi e chiacchiere, figlio di Enzo Citarella noto politico democristiano degli anni ’80 e ’90. Michele Genco, attuale presidente del Consiglio comunale e l’avvocatessa Veronica Avella attuale assessore presente sul territorio e dalle enormi potenzialità. C’è poi Paolo Sessa, consigliere comunale di maggioranza, in passato assessore all’Ambiente, fra i più accreditati ma con qualche polemica riguardo proprio ad alcuni rapporti con la società che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti in città. Resta poi Franco Pagano il nome della destra militante che ha vinto le primarie di FdI ma che sembra sia stato scavalcato, e quindi “silurato” dalla candidatura di Gennaro D’Acunzi. Molti sono certi che Pagano sarà candidato ma non si sa con chi dato che Fabbricatore, il coordinatore provinciale non potrà dire no a D’Acunzi. Restano Gaetano Sole, anche lui imparentato con i D’Acunzi e nel passato molto vicino a Montalbano che ha sempre aspirato ad assumere un ruolo da leader nel paese e Mario Iannone, nel passato candidato a sindaco, noto commercialista, che ha sempre gravitato nell’ambiente dei moderati ex democristiani. Un quadro ancora incerto, quindi, che potrebbe riservare sorprese dell’ultima ora. Di certo questa volta i giochi sono talmente aperti da essere di difficile comprensione