Rinvii, continue richieste di verifiche e un accordo non ancora sottoscritto da cui dipende il trasferimento alla regione Campania di circa 6 miliari, sono alla base della battaglia politico- amministrativa e giudiziaria ingaggiata dalla terza regione d’Italia e il Ministero per gli Affari europei. Si tratta della quota del Fondo di sviluppo e coesione nazionale, che ammonta a 23 miliari, di cui l’80% spetta al Sud ed è erogato sulla base di accordi sottoscritti con le singole regioni. Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha più volte detto pubblicamente che il Governo ha accumulato un anno e mezzo di ritardo e che gli accordi che ha sottoscritto non hanno riguardato regioni meridionali ma essenzialmente quelle del Nord. Oltre alle dichiarazioni del Governatore, l’ente ha più volte, formalmente, sollecitato il Ministero per gli Affari europei. Alla prima lettera inviata un anno fa ne sono seguite altre tre. Poi la diffida annunciata a fine dicembre e oggi l’esposto denuncia, che interpella la giustizia amministrativa, contabile e penale per gravi atti di omissione, dopo trenta giorni dalla diffida. Facendo seguito all’ultima nota del Ministro, l’8 gennaio scorso, la Regione contesta diversi atteggiamenti del ministero e del ministro Fitto. In particolare la Campania rimarca atteggiamenti considerabili come negazione del principio di leale collaborazione, strumentali e pretestuosi; lamenta richieste di chiarimenti e verifiche sulla vecchia programmazione e progetti basati anche su dati riguardanti comunicazioni non aggiornate e sottolinea una posizione del ministero, definita arbitraria, che blocca la nuova programmazione 2021-2017, in attesa di un rendiconto dei risultati della precedente, che si conclude tra due anni. Il presidente di Palazzo Santa Lucia in questi giorni non risparmia attacchi al governo centrale, non solo per l’aspetto sanità. Ieri, infatti, presso il Mit si è tenuta la prima riunione del tavolo tecnico per le opere compensative da riconoscere ai Comuni della Campania per la realizzazione di un’opera strategica per il Sud. “L’infrastruttura non può non tenere conto dell’enorme impatto che ha sui territori e anche sulle tante famiglie per le quali è previsto che lascino la propria abitazione. Dalla riunione è emerso che il Ministero ha stanziato solo 28 milioni di euro, assolutamente insufficienti per rispondere alle esigenze che arrivano dalle popolazioni interessate dal progetto – ha detto De Luca – I sindaci hanno ribadito le loro priorità, la Regione Campania ha ribadito che – per compensare i Comuni di Battipaglia, Eboli, Campagna, Contursi, Buccino, Sicignano degli Alburni e Palomonte- serviranno non meno di 100 milioni. Se il Governo farà la sua parte stanziando tali risorse, la Regione Campania non farà mancare il proprio sostegno destinando a questi comuni 30 milioni della nuova programmazione”.
L’attacco
“Apprendiamo che De Luca ha denunciato alla Corte dei Conti, alla magistratura penale ed al Tar Campania il ministro Fitto. E poi lo ha invitato ad un confronto pubblico. Ci chiediamo se sia una cosa seria o piuttosto una gag, e se la denuncia l’abbia presentata Vincenzo De Luca o, più verosimilmente, De Luca-Crozza”. Lo afferma il Vicepresidente del Gruppo Noi Moderati alla Camera Pino Bicchielli.