di Marco De Martino
SALERNO – L’inopinata vittoria dell’Empoli a Napoli di ieri pomeriggio ha allontanato ulteriormente la Salernitana da una salvezza che, oggi, appare sempre più come un miraggio. La classifica parla chiaro, con 5 punti nel carniere senza alcuna vittoria dopo le prime dodici giornata e con un margine dalla zona sicurezza che è di altri 5 punti. A complicare ulteriormente la situazione c’è un calendario che, almeno sulla carta, è a dir poco proibitivo da qui alla fine del girone d’andata. Quella contro il Sassuolo di venerdì scorso era l’ultima partita abbordabile a disposizione di Candreva e compagni prima di un tour de force da far tremare i polsi. Lazio, Fiorentina, Bologna, Atalanta, Milan, Verona e Juventus saranno i prossimi impegni della Salernitana da qui al prossimo giro di boa a cui bisognerà arrivare almeno a 15 punti per restare in media salvezza. 10 punti nelle prossime sette gare sono un obiettivo vitale per la Salernitana se davvero vuole continuare a sperare nella terza permanenza consecutiva in massima serie.
LA SOSTA, POI LA LAZIO DEGLI EX A supporto di Filippo Inzaghi, per preparare al meglio questo rush finale di girone, c’è la sosta dei campionati per gli impegni delle Nazionali. Una settimana per cercare di chiarire meglio i concetti tattici introdotti da un mese a questa parte ma soprattutto per provare a lavorare sotto il profilo atletico: «Stiamo intensificando il lavoro», ha detto Inzaghi al termine di Sassuolo-Salernitana, come per far capire che sotto il profilo fisico ha trovato una squadra davvero a terra. Una stoccata al suo predecessore Paulo Sousa che, fin dal ritiro, ha sempre allenato poco senza palla i calciatori granata. «Mancheranno otto calciatori, potremo fare poco», ha anche detto Inzaghi relativamente alla partenza dei suoi elementi più importanti che dovranno rispondere alle convocazioni delle rispettive nazionali. Un vero peccato perchè, per loro, non sarà possibile lavorare assieme al resto dei compagni in vista della ripresa delle ostilità il prossimo 25 novembre all’Arechi contro la Lazio. Un match, quello contro gli ex Lotito e Fabiani, difficilissimo ma che dovrà essere vinto a tutti i costi per presentarsi al meglio al rush finale previsto a dicembre.
DICEMBRE DI FUOCO A chiudere il girone d’andata, dopo la sfida contro i biancocelesti, arriverà un dicembre a dir poco incandescente che si aprirà con la trasferta di Firenze. Un match sulla carta proibitivo contro la formazione viola ormai consolidatasi tra le big del campionato. Coefficiente alto anche per la gara della settimana successiva: il 10 dicembre all’Arechi arriverà il sorprendente Bologna di Thiago Motta. Otto giorni dopo per i granata altra trasferta da brividi a Bergamo contro l’Atalanta degli ex Ederson e Ruggeri. Festività natalizie bollenti con il big match del 22 dicembre contro il Milan all’Arechi e con la trasferta, l’antivigilia di Capodanno, a Verona contro l’Hellas in un altro spareggio salvezza anticipato. Il giro di boa si consumerà nei primissimi giorni di gennaio che sarà caratterizzato dalla doppia sfida contro la Juventus: il 4 gennaio si giocherà a Torino il match valevole per gli ottavi di finale di Coppa Italia, tre giorni dopo si consumerà il bis all’Arechi per l’ultimo match del girone d’andata. Un ciclo terribile di sette gare, insomma, dal quale la Salernitana dovrà aggiungere almeno 10 punti ai 5 attuali se vorrà restare sul treno che porta alla salvezza.