Pagani. Calce: il sindaco ritiri la mia proposta sul codice etico - Le Cronache
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Pagani. Calce: il sindaco ritiri la mia proposta sul codice etico

Pagani. Calce: il sindaco ritiri la mia proposta sul codice etico

Di  Marco Visconti

L’ex consigliere comunale Vincenzo Calce invita al presidente del consiglio comunale, Gerardo Palladino, di ritirare il codice etico, proposto da Calce, per la cattiva condotta da parte dell’amministrazione vigente nei riguardi della comunità paganese. «Egregio presidente del consiglio comunale esprimo la mia profonda delusione  per la situazione attuale all’interno del consiglio comunale» spiega Calce. Continua, «ho presentato il codice etico con l’intento di promuovere una maggiore trasparenza e integrità nella nostra amministrazione. Ora comprendo il motivo per cui il sindaco ha votato contro la mia proposta. È evidente che la mia iniziativa avrebbe messo in luce alcune pratiche discutibili, come l’affidamento pubblico a un consigliere comunale, l’assunzione di un familiare in una società pubblica da parte di soggetti non legittimati, affidamenti di pubbliche forniture ad amici etc. Nonostante la mancanza di una normativa specifica, ritengo che queste azioni vadano contro i principi etici che dovrebbero guidare la nostra amministrazione». Precisa Calce, «chiedo il ritiro del mio codice etico perché la sua importanza è costantemente disattesa e la nostra città viene offesa. Sono profondamente dispiaciuto per le mie premature dimissioni, ma, purtroppo, la situazione  è diventata insostenibile con coloro che rifiutano di ascoltare e che favoriscono amici e parenti a discapito di persone meritevoli. Questo modo di agire non mi appartiene, poiché credo che la politica debba essere un servizio per la collettività, non un mezzo per favorire gli interessi personali». Segue Calce, «le chiedo di prendere in considerazione questa mia richiesta e di riflettere sulle conseguenze delle azioni che stiamo intraprendendo. È fondamentale ripristinare la fiducia dei cittadini nella nostra amministrazione e lavorare per il bene comune». Conclude, «resto a disposizione per ulteriori discussioni e spero che, insieme, possiamo trovare una solazione che rispecchi i valori etici che dovrebbero guidare il nostro lavoro». Il codice etico è stato proposto dall’allora consigliere comunale Vincenzo Calce nel mese di giugno 2021   poi è stato approvato dalla commissione controllo e garanzia, di cui era membro anche Calce. Stando alle parole dell’ex consigliere comunale, il sindaco del Comune di Pagani Raffaele Maria De Prisco non ha approvato il codice etico, trattasi di un testo per i pubblici amministratori di Pagani  la cui finalità è di creare un rispettoso dialogo tra la classe politica e i cittadini che viene, per citare le parole del testo, «spesso compromesso proprio dalla mancanza di etica da parte della classe politica». Il codice etico è diviso in 5 sezioni per un totale di 18 articoli, la prima sezione regola le relazioni interne ed sterne all’ente attraverso il confronto democratico e la trasparenza; la seconda sezione analizza i divieti inflitti al pubblico amministratore: dai conflitti di interesse al clientelismo, dal cumulo all’appropriazione indebita; la terza sezione, invece, disciplina la pubblicizzazione delle attività dell’ente o dei singoli amministratori, con attenzione particolare ai rapporti con i mass media e l’utilizzo di social, troppo spesso distorto; la quarta sezione disciplina i comportamenti da adottare nei luoghi istituzionali e nel corso delle assemblee; la quinta sezione, infine, prevede le sanzioni in caso di infrazione al codice etico.