Salernitana, un appuntamento da non fallire - Le Cronache
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Salernitana, un appuntamento da non fallire

Salernitana, un appuntamento da non fallire

di Marco De Martino

SALERNO – Un appuntamento da non fallire. Un crocevia da imboccare nel senso giusto, per evitare che la stagione possa prendere la direzione sbagliata. Salernitana-Cagliari non è una partita decisiva, come quella di un anno e mezzo fa finita 1-1, ma poco ci manca. E’ vero che siamo soltanto alla nona partita stagionale, ma è pur vero che restare all’asciutto anche oggi, dopo due settimane di ribaltoni, chiarimenti, scosse e provvedimenti, potrebbe pesare tantissimo nell’economia della stagione in corso. Filippo Inzaghi ha già mostrato coraggio prendendo la patata bollente lasciata da Paulo Sousa nonostante sia reduce da più di una esperienza negativa in massima serie. Fallire anche a Salerno potrebbe definitivamente ridimensionare le sue ambizioni professionali, un aspetto che per uno come Super Pippo conta, eccome. Eppure il tecnico di Piacenza ha deciso di sposare il progetto del duo Iervolino-De Sanctis senza pensarci due volte, consapevole delle difficoltà dettate da uno spogliatoio in subbuglio e dal netto calo di rendimento dei punti di forza della squadra. Per dare la sterzata decisiva, Inzaghi ha deciso di cambiare spartito tattico ed affidarsi ad una difesa a quattro, ad un centrocampo più folto ed a due rifinitori da mettere al servizio di Boulaye Dia (nella foto di Gambardella) come un tempo facevano per lui al Milan Rui Costa e Serginho. Una svolta serve sotto il profilo tattico, ma probabilmente serve ancor di più sul piano mentale. Le ultime partite, in particolare quelle giocate (?) ad Empoli ed a Monza, hanno mostrato una Salernitana senza anima, senza mordente e con l’elettro-encefalogramma piatto. Una squadra in coma che andava stimolata sul piano psicologico e, dunque, bene hanno fatto Danilo Iervolino prima e gli ultras della Curva Sud Siberiano poi a pungolare i calciatori con due blitz al Mary Rosy tra mercoledì e giovedì. Da oggi in avanti, sia il patron che la torcida granata, hanno fatto capire ai giocatori che non saranno più tollerati personalismi. Tutti dovranno remare nella medesima direzione per salvaguardare il bene comune, ovvero la salvezza della categoria da parte della Salernitana. Ovviamente, durante il match, la tifoseria granata sarà al fianco della squadra e proverà ad aiutarla, con il solito encomiabile sostegno, a superare l’ostacolo Cagliari. Saranno quasi diciottomila i sostenitori presenti sugli spalti dell’Arechi che giocheranno assieme ai granata contro quella che, due stagioni fa, è stata la più acerrima rivale nella corsa alla miracolosa permanenza in serie A. Quella contro i sardi di sir Claudio Ranieri però non sarà affatto una passeggiata, anzi. La posta in palio è la stessa sia per i granata che per i sardi, unici ad aver fatto peggio finora collezionando solo due punti in otto giornate. Insomma, se per la Salernitana è una sfida decisiva, per il Cagliari è vitale. Mors tua, vita mea: all’Arechi, questo pomeriggio, andrà in scena il primo autentico spareggio salvezza.