La denuncia dell’attivista Christian Durso sulle spiagge libere a Pisciotta aveva fatto intervenire il comune, tramite la pagina facebook, in maniera molto piccata ed anche con una certa arroganza. L’ente aveva difeso le proprie spiagge facendo ricadere la colpa dell’assenza di servizi, necessari per l’assegnazione delle Bandiere Blu, sui lidi.
Parole che sono state smentite, puntualmente, dall’associazione #vorreiprendereiltreno Ets che ha parlato dei requisiti di assegnazione del vessillo riguardanti le spiagge attrezzate per i disabili e della loro accessibilità. Un vero e proprio decalogo che a quanto pare non è assolutamente rispettato dal comune di Pisciotta, pronto a rispondere con poca educazione ad un cittadino che chiede un proprio sacrosanto diritto e impreparato (molto) su questione importanti come quelle in oggetto. Sarà la voglia di giustizia, sarà la missione che Durso sta portando per i diritti, sarà per il modo poco elegante in cui Palazzo di Città risponde, il giovane attivista ieri mattina è stato sulla spiaggia incriminata, quella che viene messa in mostra come eccellenza. Si è potuto constatare che tale arenile può essere tutto fuorché eccellenza per quanto riguarda l’accessibilità.
Per Durso, però, non basta essere sul luogo, lui vuole provare e lo fa, rischiando anche di farsi del male. Il primo evidente problema viene riscontrato nella pedana che dovrebbe permettere ad una sedia a rotelle di attraversare la spiaggia e arrivare in mare. La passerella non è adeguata e addirittura il ragazzo rimane bloccato su un tappetino che introduce ad essa, tutto fuori norma. «Come è fatta una passerella per disabili in spiaggia? – spiega l’attivista – la passerella per disabili, dedicata al passaggio di persone con mobilità limitata o in sedia a rotelle dovrebbe presentare una pavimentazione antiscivolo, essere dotata di larghezza sufficiente ad accogliere il passaggio, avere un’elevata resistenza ai raggi UV, così da non scolorire, essere resistente e pensata per non scheggiarsi». Altro problema evidenziato da Christian Durso, e forse ignoto a chi amministra, è legato ai servizi igienici. Oltre ad essere sporchi, per usare un eufemismo, non sono a norma per i disabili. Le foto a corredo di questo articolo sono molto chiare e assolutamente incontrovertibili: per entrarvi c’è uno scalino.
La più grande e insormontabile barriera architettonica che possa esistere per chi è costretto sulla sedia a rotelle. Un qualcosa che non dovrebbe esistere e di cui non si dovrebbe manco parlare, ma è la verità dei fatti, checché ne dica l’amministrazione comunale attraverso commenti poco consoni al garbo istituzionale. Tornando alla questione, dunque, Pisciotta, comune preso ad esempio, ha diritto alla Bandiera Blu? Stando alla spiaggia libera evidenziata la risposta sarebbe negativa. Non basta avere le acque pulite e lunghi arenili incontaminati: è necessario garantire a tutti i cittadini gli stessi diritti senza alcuna esclusione e senza alcuna barriera piccola o grande che sia.