«A Renzi non presentiamo la lista della spesa, concentramoci su tre-quattro questioni dirimenti individuate in una riunione congiunta del Consiglio Regionale con i parlamentari campani promossa dal Presidente della Regione, Stefano Caldoro»: così Umberto Del Basso De Caro, sottosegretario di Stato alle Infrastrutture e Trasporti, ospite della Fondazione Alario di Ascea nella giornata inaugurale del primo corso nazionale di alta formazione in GeoGiornalismo. Il presidente del Consiglio, ha ricordato Del Basso de Caro, sarà a Napoli il prossimo 14 agosto, a mezzogiorno. Sarà una circostanza, per la data scelta, molto ghiotta anche mediaticamente e non è il caso di sprecarla con il solito elenco (non è più il tempo dei sogni, anche perché soldi non ce ne sono più, ha glissato non senza ironia il sottosegretario nel corso del suo discorso-lezione ai corsisti).
«L’idea di un Mezzogiorno sprecone e senza risorse che ci portiamo dietro da anni non corrisponde più alla verità. Il Sud non è stato capace di spendere 4 miliardi di finanziamenti ricevuti dall’Europa», ha chiarito nel confermare le strade di ripresa possibile per la Campania. All’incontro, che si è trasformato in una prova pratica di confronto con le istituzioni da parte dei corsisti, hanno preso parte anche il vice presidente del Consiglio regionale Antonio Valiante e il consigliere regionale Gennaro Mucciolo, oltre ai sindaci dei maggiori centri del Cilento. Nel corso della manifestazione sono stati analizzati i nodi della politica dei trasporti e i gap infrastrutturali dell’area. Del Basso de Caro ha confermato che i fondi esistono, ma purtroppo la Campania non riesce a spenderli per incapacità e per ingordigia di Napoli, due elementi che dovrebbero indurre le istituzioni a far quadrato intorno ai piccoli Comuni soprattutto dando loro la possibilità di accesso ai tavoli Por. «Le deputazioni settentrionali sono compatte quando si tratta di decidere i destini di quelle aree. Credetemi, votano tutti uniti, da Forza Italia ai Cinque Stelle, noi purtroppo – ha continuato il sottosegretario – per ataviche resistenze applichiamo metodi e parametri che condannano la Campania e il Mezzogiorno e ci dividiamo su tutto».
La testimonianza di Del Basso de Caro, molto apprezzata dagli allievi geogiornalisti, ha riguardato anche la vetusta identità statuale del paese, corroso da una burocrazia deleteria e paralizzante che blocca le opere con pareri che arrivano addirittura dopo due anni. I sindaci del Cilento hanno sottoposto a De Caro molte delle “incompiute” dell’area, chiedendo di “stralciare” quelle irrealizzabili dalle altre cantierizzabili, alle quali assegnare corsie preferenziali. In un ministero che ha il capo del dicastero milanese, ha osservato con la sua abituale ironia il sottosegretario, tenterò di cogliere queste sollecitazioni per far avanzare alcune opere già in fase di realizzazione, ma l’obiettivo deve essere quello di procedere in maniera coesa. Da qui l’invito al presidente Caldoro di far fronte comune, in vista dell’incontro del 14 agosto, con la deputazione nazionale, in modo tale da “sfidare” Renzi con due-tre proposte operative, che possano costituire il valore aggiunto del nuocvo corso che stenta a decollare.La visita del sottosegretario farà da traccia per il primo compito degli allievi del corso universitario di alta formazione in GeoGiornalismo, promosso dalla Fondazione Alario e dall’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, aperto da un intervento del presidente della Fondazione Carmelo Conte, da una relazione introduttiva del direttore scientifico Andrea Manzi e da una lectio magistralis del caporedattore dell’Ansa Campania, Alfonso Di Leva, che ha intrattenuto i corsisti per circa tre ore sul tema “Raccontare il territorio: strumenti, metodi, opportunità e sfide del GeoGiornalismo”. Nel pomeriggio, prima dell’arrivo del sottosegretario Del Basso de Caro, la professoressa Silvia Siniscalchi, presidente dell’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia-sezione regionale Campania, ha tenuto una interessante lezione sul tema: “Spazi della geografia e geografia degli spazi. Orizzonti e prospettive di una disciplina sconosciuta”. L’appuntamento con il corso è per sabato prossimo. Intenso il programma, tra i relatori il geografo Tullio d’Aponte.