di Enzo Sica
SALERNO – Una sofferta salvezza, poi una storica promozione in serie A dopo ben 50 anni di purgatorio in serie C. Eccole, sono queste le pietre miliari che ha ben impresse nella mente di un ex grande calciatore della Salernitana come Eduardo (Ciccio) Artistico (nella foto) che dal 1996 al 1998 è stato un attaccante della squadra granata e che, l’anno successivo (parliamo del 1999) è stato ceduto al Torino. Si proprio il Toro che, ironia della sorte, domenica ospiterà proprio la Salernitana in una sorte di granata contro visto il colore uguale delle magliette di gioco. Un doppio ex, dunque, con il quale parleremo proprio di questa imminente partita con una premessa iniziale davvero importante fatta dallo stesso Ciccio: «sono e resterò sempre tifoso della Salernitana».
Già, perchè ha inciso tanto il tuo arrivo a Salerno nella stagione calcistica 1996 (era il mese di dicembre), Ciccio?
Ed ecco che riaffiorano subito quei ricordi mai cancellati e soprattutto nitidi da parte del bomber. «Diciamo che la vostra città mi ha accolto subito bene ed io non potevo non ricambiare quell’affetto dando sempre il massimo quando scendevo in campo.. L’ho fatto appena sono arrivato e abbiamo raggiunto quella salvezza nel campionato di serie B davvero miracolosa con Franco Varrella che aveva sostituito Franco Colomba. Ce la mettemmo tutta e conservammo la categoria»
L’anno successivo, poi, arrivò inaspettata quella storica e mai dimenticata promozione in serie A dopo ben 50 anni di lunga attesa?
« Si. Con Delio Rossi in panchina fu davvero una stagione eccezionale, indimenticabile, da incorniciare. Merito anche di quella società con il presidente Aliberti in testa che riuscì a formare un gruppo di calciatori che volevano solo arrivare al massimo traguardo. Ricordo che in ritiro eravamo nello spogliatoio e si parlava tra di noi del premio finale che dovevamo chiedere per raggiungere la salvezza. Invece mister Rossi disse chiaramente a tutti noi, dandoci ancora più motivazioni, che lui una squadra da salvare non l’avrebbe mai allenata. Dunque ci fece capire che dovevamo lottare per vincere e arrivare in serie A anche perchè quel gruppo era davvero fantastico»
Quando incise su quella promozione il pubblico salernitano?
«Tantissimo. Dire che il pubblico di Salerno è il dodicesimo uomo in campo non è mai sbagliato. La loro spinta, anche nella stagione precedente quando lottavamo per la salvezza fu enorme. E vedere 20-25 mila spettatori sugli spalti, con quella curva sud che non ti lascia mai e ti spinge è una cosa da brividi»
L’anno successivo alla promozione in A un’altra promozione questa volta proprio con il Torino?
«Si ricordo che speravo in una riconferma ma poi la Salernitana prese per l’attacco Chianese, mi chiese il Torino che era in B e indossai quell’altra maglia granata che mi portò lo stesso fortuna perchè fummo promossi in serie A. Dunque due promozioni di seguito»
Un’altra stagione importante, Ciccio. 18 gol con la maglia granata della Salernitana, 16 gol con la maglia del Toro negli anni in cui hai militato nelle due società.
«Penso che sia li da voi con il Toro il mio pensiero principale era sempre quello di fare gol. D’altro canto un attaccante deve solo pensare a mettere la palla in rete. E speravo sempre di non deludere le aspettative dei tifosi»
Ecco, parliamo del presente. C’è un attaccante in questa Salernitana che potrebbe somigliare a Ciccio Artistico?
«Fino allo scorso anno penso che Milan Djuric, con le sue caratteristiche per realizzare gol di testa, mi somigliava tanto. Ma anche Federico Bonazzoli, che ha grande esperienza ed è un attaccante completo, penso possa assomigliarmi un po Forse è più tecnico di me ma io ero forte di testa, non dimentichiamolo»
Ed eccoci a domenica. C’è questo scontro tra Torino-Salernitana che ti coinvolge come doppio ex. Per chi tiferà Ciccio Artistico?
«E me lo chiedi? Sono e resterò sempre un grande tifoso della Salernitana. L’esperienza che ho vissuto 25 anni fa mi ha portato a non staccarmi dai colori granata che ho indossato e che certamente li porterò sempre con me»
Partita comunque difficile, Ciccio contro la squadra di Juric?
«Diciamo che il Torino è reduce dalla sconfitta contro la Roma e cercherà di riscattarsi proprio cercando di mettere in difficoltà la Salernitana, che dopo il bel punto preso contro l’Inter venerdì scorso certamente li potrebbe mettere in grande difficoltà come ci auguriamo tutti»
Secondo te il cambio tecnico di qualche mese fa è stato importante per dare maggiore tranquillità alla squadra granata. Cosa pensi?
«Certamente l’arrivo di Paulo Sousa ha permesso alla squadra di riscattarsi dopo alcune gare non certamente all’altezza della situazione. Però permettimi di dire che Davide Nicola, il tecnico che a guidato la squadra precedentemente, ha svolto un lavoro eccellente visto che ha salvato la squadra lo scorso anno e fin quando è stato in panchina quest’anno»
Il futuro della Salernitana come lo vedi?
«Benissimo perchè dopo la bella salvezza dello scorso campionato quest’anno la squadra sta facendo anche in questa stagione delle cose egregie. Raggiungerà una salvezza tranquilla, ne sono certo e poi potrà scrivere anche pagine e storie importanti nel campionato di serie A. Ho avuto il piacere di conoscere lo scorso anno quando sono stato invitato a Salerno come ex calciatore granata per festeggiare i 103 anni della società il presidente Danilo Iervolino. E devo dire che è innanzitutto un grande tifoso della Salernitana ed un presidente con le idee ben chiare per dare un grandissimo futuro alla Salernitana. Dunque prepariamoci a vedere ancora per tanti anni la «nostra» amata Salernitana in serie A».
Parola di Ciccio Artistico.