Un Sabato Santo particolare nella perla del Cilento con l’interaktive Park, dove la gioia farà trinomio con gioco e conoscenza, attraverso mezzi antichi e contemporanei, tra musica, gastronomia, mercatini e fuochi pirotecnici
Di Olga Chieffi
A vida é a arte do encontro e nella Vecchia Stazione di Pisciotta oggi splendo ristorante-lounge bar, carico di simboli le parole di Vinicius de Moraes prenderanno corpo. Francesco Capparrone, meglio conosciuto quale Kappa con la Kappa, Dj e titolare dell’incantevole location tra il blu del mare e il verde degli uliveti, hanno ideato per Sabato Santo, ovvero l’8 aprile, una giornata da svolgersi nel loro Interaktive park. La stazione è simbolo di viaggio, incontri, scambi culturali e sinestetici, di convergenze e deviazioni, e Francesco e Carmelo soggetti leader di Homo ludens, hanno disposto in questo spazio infinito, che si opporrà anche all’eventuale pioggia, tutti gli ingredienti del gioco e del sogno, per comporre quella metafora della vita che resta il Luna Park, attivatori della nostra immaginazione, che ci porteranno in una stranita dimensione anche poetica. Esiste un legame stretto tra il pensiero filosofico dell’esistenza e della ragione umane e il sapere del progettare-costruire, entrambe hanno un comune, e fondamentale riferimento, lo spazio. Noi ereditiamo il concetto di spazio come extensio, con esso Cartesio pensava lo spazio quale pienezza e continuità della materia e quindi quale medium del movimento, del tendere avanti a sé, quale sinonimo dell’amplificazione. Lo spazio de’ La Vecchia Stazione, diverrà il tòpos, il dove che, localizzando, determina una cosa come cosa-per-l’uomo, assumendo la caratteristica comunicativa o sociale di “luogo familiare”. Francesco Capparrone, già Dj resident presso il Ciclope, dove ha creato il mito music festival, ideatore della discoteca Liquid is Your Fluid a Salerno, nonché oggi titolare del “Passo Duomo”, ritorna al primo amore e col supporto della Ceres e di tanti altri sponsor, ci condurrà in un trip magico, con tanti dj , giocolieri, maghi, ballerine in aerial dance con tessuto e cerchio, artigiani, pittori immersi nella live painting , spettacoli pirotecnici, in ogni punto del parco da mezzogiorno fino a notte fonda, e ancora mercatini, cantine cilentane in esposizione e degustazione, tra pizza a portafoglio sushi. Il tutto allietato in apertura con un live set di musica sciamanica, con Denise mfu shaman per poi passare ai piatti con lo stesso Francesco Capparrone, Francesco Sabatino, Domenico Greco, Hakan DJ From turkey, DJ Kowu, Settimio e Susi. Musica, arte, interazione mediatica, mercatini, animazione, area food, degustazioni, e in particolare gadget, giochi interattivi dediti all’interazione per far conoscere, socializzare e far vincere alcuni premi, e finalmente usare gli smartphone come mezzi, senza lasciarsi fagocitare. Non mancherà il privè con tavoli molto particolari Jacuzzi, con doccia e champagneria, frutta ,sushi o tartare di mare preparate in loco. E’ forse questa l’invenzione della gioia, utopia illuministica, ove la condivisione del bene era alla base della restaurazione di quell’Eden, luogo di quiete e serenità , hortus deliciarum e paradisus voluptatis, che Francesco e Carmelo hanno inteso ricreare, affidandosi al loro eroico furore e all’entusiasmo, veicolo privilegiato di comunicazione. Signori, altro giro, altra corsa!