di Erika Noschese
Non è ancora archiviata la parentesi consiglio comunale per la maggioranza Napoli che oggi sembra vivere l’ennesima crisi, questa volta più accentuata e plateale considerato quanto successo lo scorso 27 marzo. Il primo cittadino ha convocato per questo pomeriggio, alle 17.30, il vertice di maggioranza a Palazzo di Città e tanti sembrano essere gli argomenti oggetto di discussione perché il sindaco in queste settimane sta facendo i conti con parecchi malumori ed esponenti della sua maggioranza che sembrano alzare sempre di più la posta in gioco pur consapevoli delle difficoltà che vive l’ente: c’è chi, come Rocco Galdi, non sembra più intenzionato ad attendere e pretende l’ingresso in giunta immediato, chi rivendica più soldi per il proprio assessorato, chi chiede “solo” maggiore considerazione da parte del primo cittadino e chi non ha più voglia di votare solo per spirito di partito ma chiede risposte concrete in merito ai tanti problemi che affliggono la città, molti dei quali oggetto di discussione proprio nell’ultimo consiglio comunale. Secondo i beninformati, il sindaco non avrebbe ancora digerito la scelta di sette consiglieri, cinque per la precisione in quanto due assenti giustificati, di non presentarsi in aula tanto da far venir meno il numero legale con non poche polemiche da parte dell’opposizione che, giustamente, non ha perso occasione di rivolgere accuse e insinuazioni. La mancata presenza in aula, per alcuni un modo per esprimere il proprio malcontento e lanciare un segnale chiaro a Vincenzo Napoli, non è l’unico dei problemi, ci sarebbe infatti da capire il perchè quattro consiglieri hanno deciso di astenersi sulla mozione Fusandola presentata dall’opposizione alla luce della risposta del ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin all’interrogazione presentata dall’onorevole Pino Bicchielli. Ad astenersi dal voto in aula, lo ricordiamo, i consiglieri Horace Di Carlo, Barbara Figliolia, Tea Luigia Siano e Vittoria Cosentino e se le donne possono essere giustificate perché per loro è la prima volta a Palazzo di Città e, dunque, potrebbero non conoscere attentamente le vicende passate lo stesso non si può dire di Di Carlo, veterano della politica e da anni in maggioranza e che, dunque, ben dovrebbe conoscere i provvedimenti assunti dalla precedente giunta, sempre guidata da Napoli. Per il primo cittadino sembra essere giunto il momento di mettere le cose in chiaro e dare una scossa ai suoi anche per evitare, in futuro, di essere vittima di attacchi da parte dell’opposizione. Una crisi che, a quanto pare, fatica a rientrare e che potrebbe ulteriormente accentuarsi con l’ingresso in giunta di Rocco Galdi che prova a fingere una serenità che, in questo momento, non gli appartiene perché nonostante le tante chiacchiere si fa fatica a passare ai fatti, concedendo a lui la delega alla Mobilità. Un solo posto nella schiera degli assessori e tante richieste, soprattutto dai più votati a partire da Dario Loffredo nonostante il no categorico di Napoli che avrebbe già messo le cose in chiaro circa la richiesta avanzata dall’attuale presidente del Consiglio. Altro aspetto da non sottovalutare il Salva Comuni, misura al quale l’amministrazione ha aderito per far rientrare il disavanzo e che oggi preoccupa molti esponenti, a partire dai Popolari e Moderati che non hanno mai nascosto la loro preoccupazione per le ricadute, in termini economici, a danno dei cittadini. E, infine, il Forum dei Giovani e le dichiarazioni, tutt’altro che simpatiche, della Consigliera Tea Luigia Siano che avrebbe dichiarato che non è la linea politica adottata, con una chiusura verso uno strumento democratico.