di Davide Gatto
Dopo anni di lotte, convegni, discussioni di diritto interminabile, e addirittura guerre, giace lì, abbandonato da tutti e indifeso, in balia degli eventi atmosferici, dell’ingordigia dell’uomo e del suo mai docile inquinamento. Resta qualcuno però che ha ancora interesse. Strano sembrerebbe a prima vista, ma, se vogliamo, un suolo ricco solido e non inquinato sarebbe la base del nostro ecosistema. Ne ha parlato a Salerno il Professor Pileri, professore ordinario di Pianificazione Urbanistica e Territoriale del Politecnico di Milano, editorialista della rivista Altraeconomia, autore del libro “L’intelligenza del Suolo” e membro del comitato scientifico per la realizzazione del Rapporto Nazionale sul Consumo di Suolo dell’ISPRA, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. Il Professor Pileri è stato invitato dal Movimento per la Decrescita Felice di Salerno che ha trascinato nella collaborazione tante realtà sensibili a questo tema: Salviamo il Paesaggio, forum italiano dei movimenti per la terra e il paesaggio, Anab Associazione Nazionale Architettura Bioecologica, Ape Associazione Proletari Escursionisti Salerno, Banca Etica GIT Salerno, Pro loco Città Visibile, Comitato Acqua Pubblica Salerno, Coordinamento Solidarietà e Cooperazione Salerno, Comitato Centro Storico Alto, Cumparete, Cumpanatico Sud, Ecstra, Hormè, il Forno di Vincenzo, Associazione Impatto Ecosostenibile Zero Waste Campania, Italia Nostra sezione di Salerno, Rete dei Giovani per Salerno, associazione e comitato Salute e Vita, Ufficio Problemi Sociali e il Lavoro Arcidiocesi di Amalfi Cava de’ Tirreni. E il risultato presso Csv Sodalis è stato di un colpo d’occhio davvero importante, con tanti partecipanti rimasti in piedi. Pileri, dopo una breve introduzione dei responsabili Decrescita Felice Salerno Giacinto Chirichella e Alessio della Medaglia, esordisce spiegando che esiste qualcosa che non dovrebbe mai decrescere, La conoscenza. Bisogna salvarsi dalla decrescita della conoscenza, proprio perché le decisioni prese da politici e grandi imprese sono di grande importanza, bisogna pensarci bene e studiare. Partendo dai PUC i piani urbanistici comunali, Pileri segnala di come vengano redatti senza nessuna conoscenza in merito al suolo. “i Sindaci hanno più potere di Dio, in quanto possono trasformare le aree, i Sindaci vanno istruiti su che cosa è un suolo.
Il suolo non è una superficie, ma è un ecosistema. Questo ecosistema è profondo trenta centimetri e questi trenta centimetri ci forniscono il novanta nove percento delle cose che mangiamo tutti i giorni”. Pileri è un fiume in piena e il pubblico ascolta in religioso silenzio, forte di molti ambientalisti e di cariche istituzionali. Tra i tanti, il senatore Orfeo Mazzella e il consigliere salernitano Catello Lambiase. Pileri continua la sua relazione sulla Campania. La Campania, per consumo di suolo è al 10,50%, la sesta regione d’Italia. Ma la zona del napoletano è davvero al limite della umana sopportazione. Salerno provincia ha 39 mila ettari di suolo ricoperto. La città di Salerno supera il 30% di suolo occupato, ma non è il comune della provincia di Salerno che è in percentuale il campione di occupazione del suolo.
Esistono comuni a Salerno dove in pieno calo demografico sono riusciti a continuare a consumare il suolo, magari anche in periodo di pandemia piena”. Al termine della sua relazione si sofferma su eventuali soluzioni al problema, quali i disincentivi economici al consumo del suolo. “Per ogni ettaro di suolo non libero c’è un costo annuo di 40 mila euro. Se c’è più cemento per abitante in un determinato comune, (i dati governativi sono a disposizione), il comune deve pagare di più, perché il cemento non è solo crescita alla vecchia maniera, ma anche un costo rigorosamente calcolato.
2 Comments
Ma se in questo resoconto non c’è una virgola riferita al Crescent, perché il lettore non viete reso edotto sul titolo: “Crescent bomba di cemento in città”?
Forse Davide Gatto ha esaurito lo spazio per elemcare la miriade di associazioni di non ha potuto riferire quanto detto in proposito dal prof. Pileri.
Se un giornalista legge un commento contenente un interrogativo a lui diretto, dovrebbe cortesemente rispondere. Grazie
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