La mazzata (economica) arriverà già il prossimo mese. Finalmente per De Luca, sfortunatamente per quanti ci capiteranno, la Tares c’è. E, con delibera di giunta comunale (questa volta è presente perfino il primo cittadino) sono stati definiti tempi e modalità. Insomma l’amministrazione comunale non ha perso tempo. D’altronde in tutte le piazza De Luca ha sostenuto, e sostiene, che la nuova tariffa fosse l’unica salvezza per le casse comunali, ed in particolare per il servizio dei rifiuti. Tant’è che la sua applicazione è auspicata a braccia aperte anche dai manager di Salerno Pulita che potrebbero così assicurarsi stipendi per i dipendenti e servizi.
Stando alla delibera di recente approvazione, ecco il calendario: prima rata scadenza maggio; seconda luglio; terza settembre ed ultima dicembre.
Ma cosa è la Tares. E’ la tariffa rifiuti e servizi, introdotta dal governo Monti. Grazie alla sua riscossione, i comuni dovranno coprire per intero i costi del servizio della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. Fino all’anno scorso il prelievo sulla tassa dei rifiuti copriva invece il 70-80 per cento dei costi, compensati dai trasferimenti statali. Con la Tares i comuni dovranno anche pagare i costi di altri servizi, come le spese per l’illuminazione pubblica, per la polizia municipale, per il personale degli uffici amministrativi. Fino all’anno scorso alcuni comuni (circa il 20 per cento del totale) avevano già la possibilità di coprire l’intero costo del servizio tramite la Tia (la tariffa di igiene ambientale).
L’aumento. Proprio per la copertura più ampia dei servizi comunale, la Tares genera l’aumento di almeno 30 centesimi al metro quadro rispetto alle imposte precedenti.
25 aprile 2013