Di Andrea Orza
La nuova band salernitana “FiveHub” sconvolge il pubblico con performance appassionate e vitali. Il giovane bassista Gerardo Ricciardi passa in rassegna la storia del quintetto. Originalità e dedizione alla musica sono gli elementi che contraddistinguo la nuova scena cittadina.
Come nasce il progetto della band?
“Prima di incontrarci non eravamo un gruppo di amici, in realtà non avremmo mai pensato che avremmo messo su una band.
Io (Gerardo Ricciardi) e il chitarrista Arturo di Florio eravamo compagni di liceo, il motivo della nostra amicizia è sempre stata la musica tra l’altro. Già all’epoca abbiamo provato più volte con vari elementi ma non siamo mai riusciti a concludere molto nonostante il nostro obiettivo fosse una suonata in qualche locale di tanto in tanto. Negli anni, tramite Facebook, abbiamo conosciuto il batterista (Dario Siani) a sua volta compagno di liceo del cantante. Poco dopo l’inizio del 2020 ci siamo incontrati in sala prove per la prima volta ed è stata subito alchimia tra tutti. L’elemento che ci ha coinvolti è stato il cantante, un leader determinato a cui ci siamo affidati.
Tutt’ora penso sia stata un’ottima scelta e da allora continuiamo a lavorare insieme.”
Come inizia la vostra carriera musicale?
“Ognuno di noi ha seguito percorsi di formazione diversi. La mia è una formazione jazz avuta alla “Polymusic” di Marcello Ferrante fino alla decisione di intraprendere la strada di bassista sotto la guida dal maestro Mario Ferrigno. Dopo poco sono diventato allievo di basso elettrico al conservatorio “Martucci” di Salerno. Il chitarrista Arturo è stato istruito dal maestro Angelo Napoli per poi passare alle lezioni private sempre tenute da quest’ultimo.
Antonio, la voce della band ha studiato privatamente per anni con vari maestri prima di iniziare a frequentare il liceo musicale “Alfano I”. Ha frequentato corsi accademici per musical a Roma studiando con il maestro Giò di Tonno. Anche lui ha partecipato a diversi festival e manifestazioni pubbliche del liceo per poi continuare con il canto Pop al conservatorio “Martucci”.
Il batterista ha studiato privatamente con il maestro salernitano Felice Marino fino ad intraprendere il corso di percussioni al liceo musicale. È stato compagno del cantante e ha anch’egli partecipato a varie manifestazioni, progetti e band del liceo.
Dopo il percorso della scuola dell’obbligo ha scelto di continuare gli studi al college di musica “Saint Louis” a Roma dove segue il corso di batteria Pop con il maestro Claudio Mastracci.
Il pianista, Roberto ha studiato fin dalla giovanissima età pianoforte al “Centro Musicale Salernitano” con i maestri Domenico Romano e Marco Parisi fino a poi proseguire gli studi al conservatorio “Martucci”, seguendo il corso di organo Jazz. Insomma, abbiamo sempre vissuto per la musica.”
Cosa si prospetta per il futuro?
“Il progetto “FiveHub” è nato per caso, come cover band senza nessuna pretesa. Insomma, cinque ragazzi appassionati iniziano a fare musica. Ora invece, il pensiero di tutti si è spostato verso un’eventuale carriera da intraprendere come gruppo che realizza inediti. Iniziamo a seguire una produzione nostra nella speranza di realizzare quello che alla fine è il sogno di tutti noi.
Stiamo cercando di massimizzare la qualità e la resa del nostro “prodotto” per rendere il nostro progresso più omogeneo e lineare possibile. Ormai è decisamente diventato un lavoro a tutti gli effetti, anzi un vero e proprio business di “famiglia” a trecentosessanta gradi.
Nell’imminente futuro abbiamo in programma di rilasciare un paio di inediti proprio per poter iniziare con il lavoro effettivo.”
A quali eventi avete preso parte fino ad oggi?
“Il nostro percorso come gruppo è ufficialmente iniziato a Gennaio 2022. Abbiamo già macinato tappe importanti nel territorio salernitano, suonando nei locali più conosciuti e frequentati sia dal pubblico più giovane che da quello adulto. Siamo stati invitati anche presso una web radio locale per una performance live. Per adesso abbiamo in programma una “trasferta” di qualche giorno a Roma per serate in locali altrettanto conosciuti. In futuro invece, non vediamo l’ora di poter partecipare a qualche concorso per band emergenti in modo da poter proporre la nostra musica al grande pubblico.”
Cosa consigli all’amministrazione perché si facciano avanti i giovani talenti?
“È difficile rispondere a questa domanda. Il percorso che noi come “FiveHub” stiamo mandando avanti è abbastanza incerto ma questo riguarda tutti coloro che sono alle prime armi nel mondo dello spettacolo professionale. Occorre molta forza di volontà passione, per cui trattarlo come un vero e proprio lavoro è una nostra scelta. Molti amici che conosco sono negli stessi nostri panni, siamo ancora giovani e “inesperti” per poter dare consigli. Ci auguriamo di accogliere una platea sempre più grande. L’unico suggerimento che posso dare e che a mia volta m’impegno di seguire è continuare ad apprendere.”