di Arturo Calabrese
Il Comune di Agropoli sarebbe moroso nei confronti della Sarim, l’azienda deputata alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Il condizionale è d’obbligo perché è la stessa Sarim ad aver inviato una lettera a Palazzo di Città in cui si chiede l’estinzione di debiti arretrati. La competenza in materia è, però, dell’Unione dei Comuni Paestum – Alto Cilento, di cui Agropoli fa parte insieme a Cicerale, Capaccio Paestum, Giungano, Laureana Cilento, Lustra, Ogliastro Cilento, Perdifumo, Prignano Cilento, Rutino e Torchiara. In ogni caso, il sindaco Roberto Antonio Mutalipassi, l’area economica finanziaria dell’Ente e le sigle sindacali UGL, FILAS e CILAS, sono stati destinatari della nota della Sarim, parole che preoccupano non poco i dipendenti e che parlano di una gestione disastrosa, cosa che meraviglia pochi, da parte del Comune di Agropoli. La Sarim, inoltre, ha più volte sollecitato l’ente, ma evidentemente a nulla è servito: «Facendo seguito ai reiterati solleciti verbali e telefonici finalizzati a sollecitare il pagamento delle fatture emesse per i canoni mensili – le parole della Srl – la scrivente rappresenta che a tutt’oggi il credito maturato nei confronti di codesto spettabile ente ammonta, per la sorta capitale, a 1.945.762,31 euro (IVA esclusa). Ed invero – continua la missiva – la scrivente azienda rappresenta la necessità di vedersi corrispondere le somme di cui sopra in considerazione dell’enorme esposizione finanziaria a cui è sottoposta, a causa di tali mancati pagamenti, situazione aggravata anche dalla criticità dell’attuale contesto socio-economico».
A questo punto, l’azienda mette nero su bianco la situazione, non nascondendo una difficile verità per i dipendenti, e dando motivazione al perché la nota si stata inviata al comune agropolese. «Per tanto – proseguono i dirigenti – si invita codesta stazione appaltante ad effettuare il pagamento di almeno due mensilità, onde poter effettuare l’erogazione degli stipendi ai dipendenti del cantiere di Agropoli. In mancanza, la Sarim segnala fin d’ora che, non avendo a propria disposizione la liquidità necessaria, non potrà pagare suo malgrado le spettanze previste per il mese di ottobre». Si prospetta dunque un mese difficile per gli operai agropolesi che tra qualche giorno potranno non vedere accreditato lo stipendio, giusto compenso per il duro e fondamentale lavoro effettuato ogni giorno. In chiusura di missiva. La Sarim chiede un urgente riscontro nonché un incontro con il sindaco al fine di «concordare un piano di rientro finanziario». Da parte dell’amministrazione, arriva la precisazione su una situazione che ha necessità di essere chiarita quanto prima per una serie di fattori che vanno dal rispetto dei lavoratori, a breve senza stipendio, al dare conto ai contribuenti delle tasse pagate.
«Mi sono sentito con i vertici della Sarim – dice il sindaco Roberto Antonio Mutalipassi – azienda che si occupa della gestione del servizio di igiene urbana sul territorio comunale. Ho fatto notare che la nota (apparsa sui social) inviata erroneamente al Comune di Agropoli, anziché all’Unione Comuni Paestum Alto Cilento, che cura il servizio suddetto per conto del nostro Comune, riporta dati parzialmente errati in quanto parte della somma indicata è stata già riconosciuta da parte dell’Unione stessa. Mi sono altresì accertato – e conclude – che a breve l’Ente unionale provvederà a disporre ulteriori mandati di pagamento. Ci tengo quindi a rassicurare tutti i lavoratori, che riceveranno regolarmente gli emolumenti spettanti». Della vicenda si sono occupati Massimo La Porta e Raffaele Pesce in rappresentanza dei gruppi di opposizione: «Ci siamo recati in Comune – dice il primo – per avere chiarimenti in merito ad un contratto che non ci risulta in capo al Comune di Agropoli, bensì all’Unione dei Comuni. Tante sono state le domande questa mattina e adesso aspettiamo risposte concrete. Ci siamo riservati di inoltrare al sindaco della Città di Agropoli e al funzionario responsabile ulteriori richieste per fare chiarezza su questa modalità “confusa” tra Comune di Agropoli e Unione dei Comuni». Del medesimo avviso è Pesce: «La richiesta, che andrebbe rivolta alla Unione dei Comuni, dato il rapporto diretto, va appurata approfonditamente».