Pagani. Annullato il verbale delle ultime elezioni al Consorzio di Bonifica Integrale Comprensorio del Sarno. Lo ha deciso il Tar Campania che riconosce le ragioni di Umberto Ferrigno ed Enrico Sirica, candidati alle ultime votazioni ed esclusi, ordinando quindi il riconteggio dei voti attribuiti ai candidati della fascia numero 1. I giudici amministrativi hanno accolto i ricorsi presentati da Ferrigno e Sirica rappresentati e difesi dagli avvocati Antonio Bruno, Gianpio De Rosa e Luigi Napoli contro il Consorzio, assistito dall’avvocato Lorenzo Lentini, con i quali venivano richiesti l’annullamento del verbale della sezione elettorale centrale che aveva pubblicato in data 12 luglio scorso i risultati delle elezioni consortili e il prospetto generale dei voti complessivi riportati dai singoli candidati. Ferrigno e Sirica, insieme ad altri contribuenti, avevano proposto le loro singole candidature in concorso all’unica lista di candidati presentata. Per il collegio nella sentenza pubblicata ieri ed emessa il 7 settembre scorso: “Parte ricorrente ha idoneamente comprovato il superamento della prova di resistenza – si legge nel dispositivo – procedendo alla sottrazione dei 954 voti attribuiti alla lista Insieme si vince dal totale dei voti attribuiti ad ogni singolo candidato della lista e determinando, per differenza i voti di preferenza riportati da ogni candidato. Da tale operazione risulta, nel caso del ricorrente, che egli si sarebbe classificato alla sesta posizione”. Ferrigno ha raccolto 118 preferenze e sarebbe stato in posizione utile per l’elezione. In caso di riconteggio potrebbero essere riconsiderati anche altri due candidati. In caso di riconteggio la lista “Insieme si vince” manterrebbe la maggioranza degli eletti. Nel frattempo si pensa a ricorrere al Consiglio di Stato. Esulta il deputato di Fdi Edmondo Cirielli he è anche Questore della Camera. “Oggi grazie anche alla giustizia amministrativa celebriamo una vittoria di libertà. Il Consorzio, dopo essere stato per lunghi anni commissariato, è da alcuni decenni appannaggio esclusivo della sinistra deluchiana e del suo sistema sul territorio. Finalmente, grazie al coraggio e all’impegno caparbio di alcuni contribuenti, che hanno avuto il nostro convinto sostegno, è stato abbattuto il muro posto nel Consorzio a difesa dell’assoluto e incontrastato dominio politico e di potere della sinistra”.
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