“Mi fa piacere ricambiare il saluto che mi hanno rivolto i ragazzi partecipanti al Giffoni Film Festival, che quest’anno è dedicato agli Invisibili, cioè alle persone che vengono messe da parte ed escluse dalla vita sociale. Grazie ed auguri!”. Sono queste le parole di Papa Francesco che durante l’Angelus domenicale, da piazza San Pietro a Roma, ha voluto rivolgere agli oltre cinquemila giurati che da giovedì, 21 luglio, saranno impegnati nella 52esima edizione del Giffoni Film Festival. Emozionato il fondatore di Giffoni, Claudio Gubitosi, che sottolinea l’eccezionalità di questo avvenimento: “A nome mio, del mio team e di tutti i giffoner – dichiara Gubitosi – voglio rivolgere un grande ringraziamento al Santo Padre per questa attenzione che ci ha riservato e resi felici a pochi giorni dall’inizio della 52esima edizione. Posso dirvi che oggi un altro grande evento si aggiunge alla storia di Giffoni”. “Le parole utilizzate da Papa Francesco – così conclude Gubitosi – in particolare per il tema che abbiamo scelto quest’anno, Invisibili, sono la più importante conferma che potessimo ricevere sulla direzione che abbiamo voluto intraprendere, dando visibilità a chi visibilità non ha, dando voce a chi spesso la società contemporanea mette a tacere, favorendo la pluralità delle opinioni, promuovendo sempre e comunque la validità del confronto come metodo che consente la circolazione delle idee e che tutela la libertà. Il suo saluto rappresenta uno sprone incredibile a continuare con determinazione e a farlo avendo come esclusivo riferimento i nostri giovani”. Ma Gubitosi nella giornata di ieri ha parlato anche della presenza di Orsini al GFF… “La vivacità che si è sviluppata sui social alla notizia che il Professor Orsini sarà tra gli ospiti di Giffoni mi fa riflettere su due precisi argomenti. Il primo: non tutti conoscono il progetto Giffoni nel suo complesso. Il Festival vive della sua forte esperienza ed è rivolto ai bambini dai 3 anni fino a 18, con film, incontri, talenti e quanto altro un Festival deve e può esprimere. Da anni, l’affetto e l’amore che questi ragazzi nutrono per Giffoni ha fatto maturare, crescere e sviluppare sezioni chiamiamole collaterali, riservate non più ai giurati ma a chi vuole continuare a mantenere viva una relazione con un luogo dove potersi esprimere ed essere ascoltati. All’indomani del 2000, la sezione si chiamava “Domande da un secolo all’altro”, poi sono nate le “Masterclass” che hanno svolto la loro funzione fino a quattro anni fa, divise in quattro sezioni: umanistica, musicale, ecologica e l’indirizzo cinematografico, ognuna con una propria missione. Nel 2019 ho sentito l’esigenza di ristrutturare le masterclass in un vero e proprio momento di confronto, invertendo l’asse tra relatore e pubblico e ampliando sempre di più la possibilità e il diritto da parte dei ragazzi di conoscere e di farsi ascoltare. È nata così Impact!, riservata a 200 giovani italiani dai 18 ai 30 anni, una vera e propria Università di Giffoni dove sono i ragazzi ad insegnare e ad esprimere in massima libertà opinioni e pareri. In 52 anni non ho mai deluso nè i miei ragazzi nè i loro genitori. Ho notato dunque una forte superficialità ma al contempo lo comprendo, perché ovunque sento il forte amore che tutti hanno per questa straordinaria storia italiana conosciuta ed amata in tutto il mondo. Il secondo aspetto è particolarmente sensibile perché, ancora una volta, tutti pretendono di sostituirsi a questa straordinaria gioventù, parlando per loro senza per questo averne la titolarità. Come si fa a dire, oggi, che questi giovani vengono influenzati? La quasi totalità degli invitati, in una forma di cooperazione, viene proprio scelta da loro: è questo il bello di un evento che si costruisce con loro e per loro. Non ho voluto conduttori: sono loro, sul palco, gli assoluti protagonisti. Senza filtri, con la qualità della loro comunicazione, sono liberi di dire, pensare, dissentire, condividere le proprie visioni con gli oltre 250 ospiti che incontreranno e con cui dibatteranno di cinema, imprenditoria, giornalismo, scienza, politica, letteratura, arte, spettacolo, sport, cultura. Non credo di dover aggiungere altro. Ho letto tanti commenti, spero di aver portato chiarezza”.
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