Carmela Rescigno: "Il centrodestra presenti una proposta valida per vincere alla Regione" - Le Cronache
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Carmela Rescigno: “Il centrodestra presenti una proposta valida per vincere alla Regione”

Carmela Rescigno: “Il centrodestra presenti una proposta valida per vincere alla Regione”

di Erika Noschese

“La questione non è eliminare il “nemico”, politicamente parlando, evitando il termo mandato ma vincere sull’avversario politico perché siamo migliori, perché abbiamo una proposta più convincente e valida per gli elettori”. Parla così Carmela Rescigno, consigliera regionale di Fratelli d’Italia che poco più di due mese fa ha fatto il suo ingresso a Palazzo Santa Lucia, subentrando a Marco Nonno, sospeso per effetto della legge Severino, dopo una condanna a 2 anni per resistenza a pubblico ufficiale. La Rescigno, tra i fondatori del partito, è la prima donna in assoluto di Fratelli d’Italia che siede in Consiglio regionale della Campania, dall’anno della nascita. A poco più di due mesi dal suo ingresso a Palazzo di Città, un bilancio di questi primi trenta giorni? “E’ sicuramente un’esperienza entusiasmante perché si hanno gli strumenti per poter dare un contributo fattivo alla politica vera, quella dei territori. In Regione si registra proprio questo e anche avere la possibilità di proporre leggi che possano essere risolutive di problematiche importanti è sicuramente un’occasione unica per chi fa politica”. Tema caldo di questo periodo il terzo mandato, c’è chi scaglia contro ma qual è il suo pensiero in merito? “Il mio pensiero, e già ho avuto modo di manifestarlo in altre occasioni, è che il centrodestra più che stare lì a valutare l’ipotesi di un terzo mando dovrebbe rilanciare una proposta politica valida che possa essere vincente rispetto al governatore De Luca. La questione non è eliminare il “nemico”, politicamente parlando, evitando il termo mandato ma vincere sull’avversario politico perché siamo migliori, perché abbiamo una proposta più convincente e valida per gli elettori. Il mio partito non sembra essere favorevole al terzo mandato ma questo non è chiaro perché non è giunta una proposta ufficiale per il terzo mandato, non c’è nulla in commissione Affari Costituzionali; se ne parla ma non è stato ancora depositato alcun atto, non so il mio partito cosa pensi, credo sia tendenzialmente contrario perché ne fa una questione di democrazia ma io credo che la vera sfida è vincere, avere gli argomenti giusti”. Da medico ha spesso puntato l’attenzione sulla sanità. Le strutture ospedaliere sono al collasso, c’è carenza di personale ovunque… “E’ un tema a me molto caro perché lo vivo in prima persona essendo io un medico, impegnata in prima linea. È stato il mio primo atto in consiglio regionale, un’interrogazione per puntare i riflettori sulla carenza di personale nei pronto soccorso e chirurgia d’urgenza. Partendo proprio dalla situazione che sta vivendo Salerno così come Cava de’ Tirreni dove io lavoro, ho avuto un colloquio con il presidente De Luca, un incontro molto positivo perché il governatore si è mostrato attento e sensibile a questa problematica; un incontro istituzionale, nel pieno rispetto dei ruoli, con l’obiettivo unico di migliorare la situazione ed è ciò che siamo chiamati a fare. Dobbiamo rispondere alle esigenze e alle istanze dei cittadini e sulla questione si partirà proprio da Salerno”. Si parla di Nuovo Ruggi mentre l’attuale ha carenze importanti, non solo a livello di personale ma anche e soprattutto strutturali. Nei giorni scorsi l’inaugurazione di un nuovo parcheggio ma le problematiche ci sono e gli utenti ne risentono… “Il Ruggi d’Aragona è un’azienda importante, come se fosse il Cardarelli di Salerno e provincia, riferimento per le patologie importanti. Gli spazi sono ristretti rispetto alla mole di lavoro che i colleghi hanno e la necessità di un nuovo Ruggi, dal punto di vista di edilizia sanitaria, è evidente anche con criteri che possano essere quelli giusti per poter affrontare le prossime future pandemie, non sono sicura che il covid sia l’ultima pandemia che ci lasceremo alle spalle. Rifare un ospedale con i criteri di percorsi separati, all’avanguardia, con gli spazi necessari fra tutte le specialità che esistono al Ruggi, credo sia un obiettivo da perseguire indipendentemente dal colore politico, la sanità va oltre ogni bandiera di partito”. A proposito di pandemia, l’emergenza non è finita ma è necessaria una svolta, un ritorno alla normalità… “I casi sono molto in aumento perché abbiamo un po’ abbassato la guardia, su questo condiviso la linea del presidente di essere prudenti nei prossimi mesi; qualche limitazione come l’uso della mascherina nei luoghi affollati, da medico, la condivido. Abbiamo, d’altro canto, il vantaggio di una sintomatologia molto ridotta perché il vaccino ha reso immuni, nel senso che hanno protetto dalle complicanze mortali del virus”. Nei giorni scorsi il governatore ha parlato di un pronto soccorso come campo di battaglia ragion per cui molti medici preferiscono evitare. C’è stata una reazione importante, lei cosa ne pensa? “Che ci sia una carenza di personale medico nei pronto soccorso è un dato, molti medici preferiscono non scegliere la chirurgia d’urgenza e l’accettazione perché questa branca non ha appeal, richiede un impegno importante, è un lavoro usurante, espone il medico anche ad aggressioni perché quando il sistema non funziona questo accade e non ha una retribuzione economica adeguata, rispetto ai rischi e alle responsabilità. Sono a lavoro per una proposta di legge: bisogna trovare un incentivo, magari economico, per rendere la branca più attenzionata da parte dei neo laureati e dei giovani medici”.