di Erika Noschese
Commissariare il neo eletto sindaco di Salerno ed indire nuove elezioni. Una richiesta ben precisa quella avanzata dal Codacons di Salerno, a poche ore dal terremoto politico che si è abbattuto su Palazzo di Città e della Regione Campania con Luca Caselli e Nino Savastano finiti agli arresti domiciliari. Lo scorso 4 ottobre, l’associazione d categoria a tutela dei consumatori ha presentato denuncia alla Procura per l’audio diffuso dai parlamentari del Movimento 5 Stelle, circa la richiesta pressante di voto ad un candidato al consiglio comunale di Salerno. “Il Codacons da anni va denunciando la situazione del verde pubblico a Salerno – ha dichiarato il vice presidente Matteo Marchetti – Da tempo ci siamo resi conto che qualcosa non andava per il verso giusto, tant’è che più volte abbiamo interpellato la stampa per pubblicizzare le nostre preoccupazioni. Anche la Procura ci ha ascoltati per la caduta dell’albero a gennaio in Via Vinciprova. A Salerno infatti basta un pò d’aria per far cadere alberi o rami con grave rischio per i cittadini”. Alla luce dei nuovi fatti, il Codacons si costituirà certamente parte civile in caso di rinvio a giudizio invitando i cittadini a venire neglu uffici per aderire alla costituzione. “Nei giorni scorsi avevamo anche presentato una denuncia alla procura di Salerno per il famigerato audio contenente le intimidazioni a votare in un certo modo, le accuse sono di associazione a delinquere finalizzata alla turbata libertà degli incanti inerenti all’aggiudicazione degli appalti, nel caso di Savastano e Zoccola, anche di corruzione elettorale, ragion per cui vista la gravità chiederemo al Prefetto di Salerno di commissariare il Comune di Salerno e di procedere appena sarà possibile a nuove elezioni. – ha dichiarato l’avvocato Marchetti – I cittadini salernitani hanno il diritto ad essere governati da politici che non risultino neanche indagati figuriamoci poi quando i reati per cui si indaga siano così gravi”. A chiedere le dimissioni fa vice presidente della commissione Politiche Sociali dell’assessore Savastano la vicepresidente del Consiglio regionale della Campania e capogruppo regionale M5S Valeria Ciarambino: “Le gravi accuse di corruzione elettorale e turbativa d’asta che hanno portato all’arresto del consigliere regionale e già assessore comunale salernitano Nino Savastano, a epilogo di un’inchiesta che vede coinvolto anche il sindaco appena rieletto Vincenzo Napoli, gettano ombre inquietanti sulla gestione di un presunto sistema che, partendo dall’amministrazione comunale di Salerno, rischia di minare fortemente la credibilità del Consiglio regionale e della stessa Regione Campania – ha dichiarato la Ciarambino – L’inchiesta di oggi è l’ennesimo duro colpo assestato alla credibilità delle istituzioni, che lede un rapporto di fiducia tra la politica e i cittadini già fortemente minato, come dimostrano le elevate percentuali di astensionismo registrate alle ultime amministrative. Auspicando che sia fatta presto chiarezza sull’intera vicenda, ci aspettiamo intanto le dimissioni ad horas del consigliere regionale coinvolto dalla carica di vicepresidente della Commissione regionale Politiche sociali. È il minimo che si possa fare per tutelare le istituzioni”. Ad attaccare il governatore Vincenzo De Luca è invece l’europarlamentare Lucia Vuolo: “ Probabilmente stavano ancora festeggiando la vittoria elettorale. Una vittoria arrivata con percentuali importanti e che potrebbe fare il paio con gli avvisi di garanzia, arrivati stamane a Salerno. La magistratura ha indagato su associazioni, giunta e dirigenti, finanche sull’appena rieletto sindaco – ha infatti dichiarato – L’architetto salernitano, attuale primo cittadino, vuole attendere gli esiti delle indagini. Esprimo però seria preoccupazione per quanto sta emergendo. Penso che una città che De Luca e compagni definiscono “europea” non dovrebbe in alcun modo, per nessuna ragione, subire umiliazioni del genere. Il nostro ordinamento spiega la presunzione di innocenza, ma in Europa ci sono gesti di moralità (dimenticata?) che sono il minimo possibile. O magari costoro pensano che l’inaugurazione di una Piazza sia l’unico motivo per definirsi “europei”?”. A chiedere che la giustizia faccia il suo corso il parlamentare di Forza Italia Gigi Casciello che si chiede perché la Procura ha atteso l’esito delle elezioni prima di intervenire: “Non smetterò di essere garantista perché nelle maglie dell giustizia sono finiti il consigliere regionale Nino Savastano, il sindaco di Salerno, Felice Marotta e altri. Quindi che la giustizia faccia il suo corso presto e bene per accertare la verità. Ma una domanda bisogna pur porla e porsela: perché la Procura ha atteso l’esito delle elezioni? – ha dichiarato il deputato forzista – E ciò che inquieta è piuttosto la connessione stretta che emerge tra l’apparato amministrativo del Comune e quello politico, una “simbiosi” che spiega una gestione che regge e si autoalimenta dal ‘93. Questo è il punto serio e che avrebbe dovuto far riflettere i salernitani sulla necessità di un’alternanza che garantisce sempre di più”. Attacchi anche da Severino Napppi che non risparmia accuse: “Giustizialisti a giorni alterni. Sono i difensori della legalità di questa sinistra poltronista e ipocrita. Ancora di più ora che l’inchiesta della Procura di Salerno apre uno squarcio, purtroppo l’ennesimo, nel potentato del presidente della Regione – ha detto il consigliere regionale della Lega Campania – Noi ci auguriamo che al più presto tutti gli indagati possano chiarire, ma resta un dato di fatto. Da troppo tempo le stesse persone siedono in posti di comando e gestiscono fiumi di denaro. È troppo intenso il legame, costante, tra appalti e politica che si registra in questa Regione e che tratteggia l’inquietante disegno di un’organizzazione, di un vero e proprio sistema contro il quale, lo diciamo con orgoglio, ci battiamo, spesso da soli”.
“Fedeli ai principi del garantismo che, fin dalle origini, caratterizzano il dna di Forza Italia, esprimiamo massima fiducia nella magistratura nella certezza che saprà fare chiarezza, in tempi rapidi, rispetto alle contestazioni emerse nell’indagine di questa mattina che ha coinvolto politici e imprenditori a Salerno. E a chi invoca dimissioni dagli organi elettivi, ricordiamo che la legge Severino disciplina in maniera specifica la materia prevedendo la sospensione degli eletti”. A dirlo sono i componenti del gruppo regionale di Forza Italia nel consiglio regionale della Campania: Annarita Patriarca, Stefano Caldoro e Massimo Grimaldi.