Tre arresti, di cui due coniugi con azienda a Nocera Inferiore e il sequestro preventivo di undici società più altri beni per un valore complessivo di oltre 50 milioni di euro, comprese macchine di lusso e uno yacht di 16 metri. È il maxi-bilancio di una vasta operazione, denominata ‘Speed’, al termine della quale la guardia di finanza di Bologna ha eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa del giudice per le indagini preliminari Francesca Zavaglia. In cella Mario Adiletta imprenditore nel campo dei trasporti, la moglie Luisa Balzano mentre il presunto complice Pasquale Pepe di Nocera. Altri 13 gli indagati a piede libero. L’indagine è partita dall’analisi “di numerose e raffinate operazioni finanziarie e societarie, tra cui il fittizio trasferimento della sede legale da Nocera Inferiore a Bologna di “una cooperativa operante nel settore del trasporto merci – gravata da debiti erariali per oltre 25 milioni di euro – avvenuto poco prima del fallimento”. Il modus operandi prevedeva il cambio di denominazione dell’ente, lo spostamento della sede, la cessione delle quote societarie e l’affidamento delle cariche relative all’amministrazione e alla liquidazione a persone compiacenti, a dimostrazione- scrive la procura bolognese- dell’esistenza di una vera e propria associazione a delinquere esperta nel portare a compimento operazioni fraudolente ai danni dell’Erario. Sono stati inoltre ricostruiti i collegamenti degli indagati con il gruppo imprenditoriale nocerino – operante nei settori dei trasporti (di proprietà degli Adiletta in passato anche vittima, con la sua azienda, di un attentato), della logistica e dello smaltimento di rifiuti – riconducibile alla famiglia a sua volta indiziata in passato di legami stretti con la criminalità organizzata campana e calabrese. Le indagini, durate quasi due anni, hanno condotto anche all’esecuzione di provvedimenti di sequestro “impeditivo” delle quote di 11 società, il cui compendio aziendale ha un valore stimato in 25,5 milioni di euro circa, in quanto ricomprendente ben 90 immobili (ubicati nelle province di Salerno, Napoli, Bari, L’Aquila e Reggio Emilia) e 634 veicoli e natanti di valore (tra cui una Ferrari F430 e una Porsche Macan, nonché uno Yacht di 16 metri). Sotto sequestro una villa con piscina del valore di 500 mila euro e di un impianto di recupero rifiuti ubicato nel territorio di Nocera Inferiore.
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