Tirare le somme non è mai stato così difficile in casa pentastellata. Tensioni, accuse, malumori in uno scenario che non raffigura la serenità da portare verso le amministrative 2016. Dopo il documento di sfiducia presentato due settimane fa nei confronti di Oreste Agosto, risultato vincente durante l'election day del 7 febbraio contro Nicola Provenza per il ruolo di portavoce e candidato sindaco della lista, la strada è stata tutt'altro che in discesa. Come ribadito più volte durante l'assemblea di ieri sera al centro sociale di Salerno, l'atteggiamento di non umiltà da parte di tanti candidabili e non, non combacia con l'idea di fondo del movimento 5 stelle. Proprio come all'inizio sottolinea Andrea Cioffi, che dopo aver esposto la sua visione dei fatti e aver fatto un riassunto delle "puntate precedenti", propone all'assemblea le quattro proposte che avrebbero potuto dare finalmente una risposta certa per intraprendere il percorso delle prossime comunali: "Convalidare il voto ad oggi e fare tutti un bagno di umiltà, azzeramento totale dei voti o non fare la lista", così Cioffi ha concluso, passando la palla ai presenti. Ma Oreste Agosto tenta di capire su chi potrebbe ancora contare, cercando di rimettere insieme i pezzi e ricomponendo la lista per presentarla addirittura già da lunedì, "pescando" tra quelle persone che ancora sono disponibili alla candidatura e che non erano risultati vincenti e quindi che non facevano parte ovviamente dei 33, ma non prima di chiedere se ci potesse essere nel frattempo qualche "ripensamento" sui passi indietro. "Sono disposto a metterci una pietra sopra e a passare su tutto quello che mi è stato detto e fatto in questi giorni, pur di arrivare a comporre questa lista e finalmente dare una speranza a Salerno tramite il Movimento". Ma le tensioni non sono mancate, tra applausi di consenso, urla di dissenso ma mai una soluzione. Nel frattempo Nicola Provenza ritira la sua candidatura. In un clima non di certo disteso, gli animi si accendono dopo che Michele Maffei, alla luce degli ultimi episodi, dà la sua interpretazione dei fatti e presenta un altro documento in cui chiede non solo ad alcuni dei candidabili che sono ancora in lista di fare dei passi indietro, ma continua con un duro attacco: "se è questo lo spettacolo che state mettendo in scena io non ci sto", come si legge nel documento da lui presentato e firmato infine come "Uno che vale uno". Insomma pare ci sia ancora da lavorare, e la strada non solo si prospetta in salita, ma tortuosa, insidiosa e forse con qualche ostacolo in più del previsto. Brigida Vicinanza
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