Un’anziana non può rinnovare il ticket perchè con bollino rosso: è polemica - Le Cronache
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Un’anziana non può rinnovare il ticket perchè con bollino rosso: è polemica

Un’anziana non può rinnovare il ticket perchè con bollino rosso: è polemica

È sempre più caotica la situazione della sanità in Campania. La denuncia arriva da Nicola Nigro, professionista di Capaccio Paestum in una lettera inviata al presidente De Luca, al direttore generale dell’Asl Gennaro Sosto e al direttore Sanitario Distretto 69 – Capaccio- Roccadaspide Dottoressa Giuseppina Arcaro per raccontare quanto accaduto ad una anziana vedova che nei giorni scorsi si è presentata allo sportello del Distretto, per rinnovare l’esenzione Ticket. Le viene subito detto che non è possibile fare il rinnovo, perché lei è “in bollino rosso”, costringendo la donna a pagare un debito pari a 277,30 €, per eliminare il bollino rosso, come suggerito dall’addetto allo sportello.
«La sua educazione non le ha consentito di insistere oltre, anche per la tanta gente in fila, e se ne è tornata a casa. Al suo ritorno sempre allo sportello, qualche giorno dopo, non è riuscita a capire e a sapere nulla di nuovo, nemmeno la modalità di pagamento del preteso debito. Questa è una delle tante storie sulla funzionalità della Sanità in Campania in cui sono presi i malati, ma soprattutto gli anziani che devono fare ore di fila allo sportello, per poi sentirsi dire che “non è possibile”, “che bisogna ripassare”, “che bisogna pagare comunque”», ha denunciato Nigro che si rivolge direttamente al presidente della Regione, Vincenzo De Luca: «Non è forse vero, come in questo caso, che viviamo in una Regione, dove la mano destra non sa cosa fa la sinistra, soprattutto nella Sanità? Oltretutto, non parliamo solo di carenza di personale, ma anche di una disorganizzazione burocratica che farebbe incavolare anche un bue. Forse tutto ciò è dovuto anche ai dirigenti che lei ha scelto, nel corso di questi anni? Perché i Distretti, gli Ospedali, i Presidi sanitari, la Medicina generale devono scontare tanta disorganizzazione? Perché lei continua ad ostinarsi sui mass media ad esaltare una Sanità efficiente della Regione Campania che, purtroppo, non esiste? Presidente, mi scusi, ma lei dove vive? E’ possibile che i suoi collaboratori le dicano solo rose e fiori, quando la nave sta letteralmente affondando? Se succedono questi pasticci burocratici, come quello descritto sopra, non può essere che la Sanità in Campania è davvero alla frutta ed il suo progetto è fallito? E, poi, non può essere che è circondato da persone che l’hanno portata a questo disastro irreparabile e dannoso per noi cittadini-utenti? – si chiede il professionista – Perché, almeno questo, non mette mano a queste storture burocratiche, invece di perdere tempo a dire tante cose in Tv, diverse dalla realtà? Presidente, non corre il rischio, continuando così, che sarà ricordato solo come un “predicatore”, di cui si poteva fare volentieri a meno? Strutture sanitarie, come gli ospedali, oltre alla carenza di medici ed infermieri, hanno anche una organizzazione burocratica che fa acqua da tutte le parti.
Mi chiedo e le chiedo ancora una volta, ma è possibile che l’errore del medico, se errore c’è stato, va addebitato sempre al paziente incolpevole? E, poi, nel caso in questione, la farmacia che ha spedito la ricetta, così come sempre avviene, l’ha fatto, evidentemente, perché il sistema non ha rilevato nessuna dissonanza. Di tutte queste disfunzioni burocratiche che penalizzano, quotidianamente, il cittadino, il Presidente De Luca ne sa niente? Adesso che, con la presente, viene informata cosa pensa di fare? Perché continua a rendersi accondiscendente di tutto questo? Questo vale se nessuno l’ha informata, ma i giornali li legge e quindi non può fare finta di niente. Presidente De Luca, certamente è a conoscenza che medici, sanitari o un’intera équipe medica, una squadra di eccellenza del reparto Cardiochirurgia di Salerno, si è dimessa in blocco. In merito, si vocifera che le dimissioni siano legate proprio alla sua politica sanitaria. Lei condivide? Il Direttore dell’Asl Salerno e del Distretto Sanitario 69 di Capaccio – Roccadaspide pensano di dare una risposta e di fare qualcosa, per limitare e mettere una pezza, per aiutare, soprattutto, le persone anziane che fanno ore ed ore di fila, a volte inutilmente? Non è forse disumano, oltre che una vergogna per la nostra Sanità pubblica?». E poi l’appello ai dirigenti: «mi auguro si finisca quanto prima di nascondersi dietro l’ingarbugliata burocrazia, dimenticandosi che, dietro un computer o scrivania, opera una persona in carne ed ossa che riceve a fine mese regolarmente lo stipendio. Speriamo che davvero affronterà i veri problemi, senza banalizzare il tutto, tenendo conto di coloro che le dicono le verità e che l’hanno sostenuta in questi anni, proprio per quello che diceva, e che oggi devono, loro malgrado, prendere atto che erano solo parole. Il progetto deluchiano ormai è un “teatro”, diventato estensione e metafora dell’indecifrabile, oppure “teatro della follia”». Questo purtroppo è solo uno dei tanti episodi che si registrano a livello regionale e in provincia di Salerno: anziani impossibilitati a rinnovare il ticket per “debiti” passati, medici di famiglia poco attenti alle loro esigenze, risposte tutt’altro che esaustive da parte degli addetti agli sportelli per il rinnovo dell’Asl. Una situazione senza via d’uscita che richiede sicuramente un cambio di passo immediato all’interno dei vari distretti sanitari che fanno capo all’Asl di Salerno prima che sia troppo tardi.
er.no