Il sogno è finito: la Gelbison retrocede in Serie D - Le Cronache
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Il sogno è finito: la Gelbison retrocede in Serie D

Il sogno è finito: la Gelbison retrocede in Serie D

MESSINA-GELBISON 1-0
Messina (4-2-3-1): Fumagalli; Trasciani, Ferrara, Ferrini, Berto; Fofana (34′ st R. Marino), Konate (17’ st Zuppel); Kragl (34′ st Grillo), Balde (39′ st Fiorani), Ragusa; Perez (17’ st Curiale). A disp. Lewandowski, Helder Baldè, Iannone, Salvo, Napoletano, G. Marino, Ortisi. All. Raciti.
Gelbison (3-5-2): D’Agostino; Gilli (50′ st Marong), Cargnelutti, Granata; Nunziante, Fornito (28’ st Uliano), Graziani, Kyeremateng (21’ st Correnti), Loreto; Tumminello, Infantino (28’ st De Sena). A disp. Anatrella, Vitale, Onda, Papa, Capone, Corda, Porcino, Ferruzza. All. Galderisi.
Arbitro: Bonacina di Bergamo (assistenti Catallo di Frosinone e Galimberti di Seregno
Marcatore: 37′ st Ragusa
Note: Spettatori: 4.446 totali per un incasso di 39.789 euro. Ammoniti: Gilli (G), Cargnelutti (G), Fofana (M), Ragusa (M), Nunziante (G), Fornito (G), Berto (M), Curiale (M), Graziani (G), Fumagalli (M). Espulso al 43′ st Galderisi (allenatore Gelbison). Recupero 2’ pt e 7′ st.
MESSINA – IUl miracolo di Fumagalli su Tumminello in peino recupero spegnae i sogni della Gelbison. Il Messina vince 1-0 e per il miglior piazzamento in classifica si salva e manda in Serie D la Gelbison. Termina nella maniera più amara la prima storica stagione tra i pro della compagine del presidente Puglisi che ha indubbiamente pagato, nel corso della stagione, quel pizzico di inevitabile inesperienza. I cambi di allenatore, alcune scelte di mercato, l’aver giocato lontano da Vallo della Lucania e quel pizzico di sfortuna sicuramente hanno contribuito al risultato finale. Anche a Messina, dopo l’1-0 dell’andata, la squadra vallese avrebbe meritato di più. Come sucesso però in tutto il campionato, il gol per la squadra vallese resta una chimera.
La cronaca. Inizia con personalità la Gelbison che si guadagna un corner sugli sviluppi del quale Fornito crossa per la testa di Cargnelutti che spedisce di poco sopra la traversa. Replica il Messina un minuto dopo. Fofana per Balde che impatta male il pallone ma riesce a servire Perez, l’attaccante svirgola toccando sottomisura e manda a lato. Al 14’, da una punizione calciata da Kragl sulla barriera, pericolosa ripartenza della Gelbison con conclusione di Kyeremateng sull’esterno della rete. Match decisamente spezzettato, con gli ospiti che tendono a ricorrere ad ogni espediente per far trascorrere secondi preziosi. Al 36’ traversone da destra di Kragl con Trasciani anticipato di un soffio da un difensore. Il forcing del Messina si fa più insistente. Proteste e altro nervosismo al 39’ per il contatto in area con Ferrara che finisce giù lamentando una trattenuta, Bonacina fa però ampi cenni di proseguire. Al 45’ Ragusa fila via sulla sinistra, tiro-cross dell’ex Sassuolo con D’Agostino che smanaccia in tuffo. Si va al riposo sullo 0-0, risultato che fa comodo ai cilentani. D’Agostino al 5’ della ripresa fa buona guardia sul cross di Ferrini da sinistra. Sugli sviluppi di un corner Trasciani non trova la deviazione vincente, poi il direttore di gara ravvisa un’irregolarità di Perez. Al 13’ Bonacina lascia giocare nonostante un intervento al limite dell’area ai danni di Fofana, tentativo a giro di Fornito con Fumagalli bravissimo ad allungarsi deviando in corner. Sul cross dalla bandierina si libera Gilli che non inquadra lo specchio. Al 17’ Zuppel e Curiale per Konate e Perez, Messina adesso a trazione anteriore. Di un soffio alto il colpo di testa di Cargnelutti e nuovo pericolo per i peloritani. Tanta confusione e poche idee in questa fase, con il cronometro scorre. Miracolo di D’Agostino al 23’: il portiere rossoblù salva tutto su Curiale gettandosi con le braccia in avanti a coprire lo specchio, con l’ex Vibonese che non riesce a scavalcarlo lasciandosi ipnotizzare. Dentro R. Marino per l’acciaccato Fofana e Grillo per Kragl. i pensa Ragusa, l’uomo più rappresentativo, a sbloccare una situazione difficilissima. Accelerazione di Ferrini, tocco in mezzo per l’accorrente numero 90 che non fallisce davanti a D’Agostino. Primo, pesantissimo, gol di Ragusa con la maglia del Messina. Corsa poi sotto la curva Sud a festeggiare la rete dell’1-0. Delirio al “Franco Scoglio”. Fiorani prende il posto di Balde, Raciti tenta adesso di riequilibrare l’assetto. Il Messina rischia su Nunziante, lasciato tutto solo libero di calciare dalla destra. Gli animi si accendono, Galderisi viene espulso per aver intercettato il pallone che uscendo verso la linea laterale. Ben sette i minuti di recupero, tensione alle stelle. Gelbison vicinissima al pari con il diagonale di De Sena respinto da Fumagalli a terra, poi Tumminello rimette verso il centro con De Sena che non arriva in scivolata. Al 3′ dell’extra-time ancora Fumagalli prodigioso sull’inzuccata di Tumminello. Il portiere esulta poi rivolgendosi alla Curva. Finale davvero vietato ai deboli di cuore. Il Messina resiste e vince 1-0, ottenendo una soffertissima salvezza mentre in casa Gelbison resta soltanto tanta amarezza.