Salernitana, la salvezza è sempre più vicina - Le Cronache
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Salernitana, la salvezza è sempre più vicina

Salernitana, la salvezza è sempre più vicina

di Fabio Setta

SALERNO – Tre volte in vantaggio, tre volte raggiunta. La Salernitana non è riuscita a vincere una gara difficile contro un’ottima Fiorentina, nonostante la giornata di grazia di Dia. Dopo il gol del Maradona, il senegalese ha infilato la prima tripletta della sua avventura italiana, sfruttando al meglio le tre occasioni, una delle quali dagli undici metri, avute nel corso di una partita di gran sacrificio. Nonostante l’assenza pesante di Paulo Sousa, la Salernitana ha avuto il merito di mettere subito in discesa un match, vissuto tra le prodezze del numero 29 granata e le disattenzioni della difesa granata. La difesa alta dei viola era un invito a nozze per i granata e così al 10’ Bradaric ha imbeccato Dia che si è involato verso l’area e ha battuto l’ex di Turno Terracciano. Dopo tre minuti, l’uscita di Gyomber per infortunio ha creato ulteriori difficoltà ai granata, che sin dai primi minuti sono apparsi, al di là del vantaggio meno brillanti. Con Maggiore e Botheim in appoggio a Dia e il redivivo Bohinen a centrocampo, la squadra di Paulo Sousa ha sofferto tanto nei primi 45 minuti. La pressione alta della Fiorentina, che ha giocato con un baricentro altissimo, ha messo in difficoltà la Salernitana che non è praticamente riuscita più non solo a creare problemi agli avversari ma anche ad uscire in maniera lineare dalla propria area di rigore. Inevitabile che prima o poi dovesse arrivare il pareggio dei viola, con Gonzalez che ha sovrastato Daniliuc, che aveva sostituito Gyomber, battendo Ochoa. Nel secondo tempo la Salernitana ancora con Dia, lanciato da Botheim ha ritrovato il vantaggio al 59’ ma dopo appena dodici minuti ecco il gol di Ikoné che ha sorpreso la difesa granata. Con Kastanos e Vilhena e un Coulibaly salito di tono minuto dopo minuto, la Salernitana ha tenuto il campo meglio. È sembrata comunque più stanca e meno brillante ma inevitabilmente le scorie del derby teso e combattuto hanno influito e non poco. Un giorno di riposo in più avrebbe fatto comodo alla Salernitana ma alla Lega o alla Figc poco importava evidentemente. Nonostante tutto, da una giocata di Coulibaly, Mazzocchi si è procurato il penalty, il primo all’Arechi, il secondo stagionale che Dia ha trasformato, salendo a quota 15 in classifica cannonieri. A nove dal termine, sembrava, a quel punto fatta. Invece, complice un’altra disattenzione, Bradaric ha fermato Ikoné poco prima che entrasse in area. Il sinistro graffiante di Biraghi ha così gelato l’Arechi con il tiro del 3-3 definitivo. Il punto, vedendo i risultati dagli altri campi, è comunque importante perché la Salernitana, oltre ad aver collezionato il decimo risultato utile consecutivo, confermandosi una squadra difficile da battere per chiunque, ha fatto un ulteriore passo verso la salvezza. Con una vittoria il traguardo sarebbe stato praticamente in vista e questo può alimentare rimpianti, ma in ogni caso per la salvezza è solo questione di tempo.