Salernitana, che bella paliata al Sassuolo - Le Cronache
Salernitana

Salernitana, che bella paliata al Sassuolo

Salernitana, che bella paliata al Sassuolo

di Fabio Setta
SALERNO – La più bella ma soprattutto la più importante. Serviva vincere per rispondere alle rivali e la Salernitana l’ha fatto nel migliore dei modi: gol, spettacolo e tre punti in un Arechi ribollente di amore e passione come non accadeva da tempo. Una gara vinta grazie ad un approccio convincente, a nessun calo né perdita fiducia. Come ama Paulo Sousa. È un tourbillon granata quello che si vede a inizio partita. Le maglie granata sono praticamente ovunque sul prato di via Allende baciato dal sole. Passaggi corti, grandi movimenti, palleggio preciso e soprattutto ficcante. Venti minuti di grande calcio che non potevano non portare al doppio vantaggio per la squadra di Paulo Sousa. Prima Pirola, su sponda di Gyomber sugli sviluppi di un corner al 9’, poi Dia al 20’ (nella foto di Gambardella la sua esultanza) su ottima sponda di Botheim hanno messo decisamente in discesa la partita per la Salernitana. Spinta dal pubblico, la squadra granata ha avuto il merito di approcciare bene la gara, sorprendendo il Sassuolo che probabilmente non si aspettava un avvio granata così fremente e rimato. Al suono del tamburo della Curva Siberiano, Candreva e compagni hanno offerto momenti di grande calcio, raramente visti in questa stagione. La mano del tecnico, la sua voglia di un calcio più offensivo e a tratti “bailado” si vede e la sensazione è che man mano che la classifica andrà a rasserenare l’ambiente, dal punto di vista dello spettacolo la situazione non potrà che migliorare. Sul doppio vantaggio, poi, la squadra granata, nel primo tempo, ha dimostrato anche capacità di saper soffrire, chiudendosi bene con un Kastanos a tutto campo e il redivivo Lovato che si è ben disimpegnato. Il Sassuolo ha provato con gli inserimenti di Frattesi e gli spunti di Laurienté a creare qualcosa. Il solito Ochoa ha detto no al centrocampista ex Monza, ma è stato solo un attimo perché la Salernitana ha gestito bene risultato e soprattutto energie, tenendo conto del primo vero caldo di stagione, in modo da tornare in campo nella ripresa con la stessa intensità. Magari il Sassuolo ha avuto un maggior possesso, obbligato dal risultato, ma la Salernitana on ha ceduto un centimetro, entusiasmando l’Arechi. Il gol del 3-0 siglato da Coulibaly al 65’, in tal senso, è emblematico: possesso palla ubriaco, rapido e ubriacante chiuso da Coulibaly con un tiro radente dal limite dell’area che non ha lasciato scampo a Consigli. È la rete che ha messo in ghiaccio la partita, resi inutili gli accorgimenti di Dionisi e regalato alla Salernitana la definitiva certezza di tre punti fondamentali nella corsa salvezza e anche l’ottavo risultato utile consecutivo. Un record: in Serie A, non era mai successo. Il resto della partita? Solo la festa dei 23mila dell’Arechi, un popolo granata innamorato di una squadra che finalmente vince, diverte e convince.