Amianto, l’ex fornace D’Agostino oraè sotto sequestro - Le Cronache
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Amianto, l’ex fornace D’Agostino ora
è sotto sequestro

Amianto, l’ex fornace D’Agostino oraè sotto sequestro

di Erika Noschese
Amianto ed eternit presso l’ex fabbrica D’Agostino, scatta il sequestro. Ad intervenire, nei giorni scorsi, gli uomini dell’Asl che già nei mesi scorsi avevano effettuato un sopralluogo, anche alla luce dell’esposto presentato dal comitato di quartiere Brignano Casa Manzo presieduto da Massimo Ronca. Nella giornata di martedì, infatti, il settore Ambiente del Comune di Salerno ha ricevuto una nota dalla Polizia Municipale, conseguente alla relazione presentata dal comando dei vigili nella quale veniva evidenziato il cattivo stato di conservazione della struttura di Brignano che ha rivestimenti d’amianto, nonostante un progetto di riqualificazione ambientale e urbanistica che risale ad ormai decenni fa e mai messo in atto. L’amianto avrebbe coinvolto il giardino della proprietà confinante che ora è sottoposta a sequestro in attesa di ulteriori controlli. Già nel mese di agosto il comitato di quartiere Brignano-Casa Manzo ha comunicato di aver effettuato delle analisi sui pezzi d’amianto provenienti dalle Fornaci D’Agostino. Tali analisi hanno dato esito positivo. “La polizia giudiziaria – ha dichiarato in quell’occasione il presidenhte del Comitato Massimo Ronca – ha da noi ricevuto la certificazione per poter intimare la proprietà a presentare la stessa certificazione che acclari la corrispondenza con quella in nostro possesso, sollecitando l’asl e intimare a procedere con somma urgenza alla verifica”. Da molto tempo venivano chieste verifiche sullo stato di conservazione delle lastre d’amianto provenienti dalle fornaci. Esulta ora il presidente del comitato che in questi anni ha portato avanti la battaglia per la salute pubblica dei residenti dei quartieri collinari di Brignano, Casa Manzo e zona Panoramica che sotto l’attenta e costante pressione del loro comitato di quartiere, cerca di capire se l’amianto deteriorato sulle coperture delle vecchie Fornaci D’Agostino sia nocivo. Da più di un anno il comitato capeggiato dal suo presidente Massimo Ronca, ha iniziato dapprima a mettere a conoscenza della problematica esistente da tempo ma studiando le procedure da adottare, ha verificato tutte le proprietà private adiacenti alle Fornaci D’Agostino che lamentavano presenza di amianto, oltre a quelle sversate in strada durante le giornate con forti raffiche di vento, prontamente segnalate agl’organi competenti; successivamente Ronca ha fatto analizzare da una ditta riconosciuta a livello regionale che su 3 campioni presi due risultavano essere amianto. Allo stato odierno, la polizia giudiziaria, con gli enti preposti, ha eseguito le verifiche del caso e ha invitato la proprietà D’Agostino e/o De Maio a procedere alla bonifica, dopo che l’avvocato Manfredi ne ha richiesto ammissione di responsabilità. Proprio martedì, decorsi i termini di legge per la bonifica, la proprietà privata è stata messa sotto sequestro. Il Comune ha preso atto della problematica e ha eseguito ordinanza in piena collaborazione con l’assessorato all’ambiente, dando prova di attenzione assoluta alla salute pubblica. Ovviamente si richiederà l’accesso agli atti e il monitoraggio su quali zone di tutta la proprietà D’Agostino bisognerà bonificare post relazione e verifiche degli preposti. «Dopo 20 anni di denuncia con l’ausilio della stampa, sembra che il quadro si stia definendo e le risposte da tempo attese, stiano per arrivare e sottolinea il presidente Ronca Massimo che non è una vittoria per chi ha voluto giustizia, ma una vittoria per la salute pubblica e per il senso civico», ha dichiarato il presidente Massimo Ronca. Ieri mattina però continuava il via vai di camion presso la struttura di Brignano ma l’ordinanza sindacale è stata già firmata.