Carmine De Angelis: “Dobbiamo investire sull’economia circolare e lavorare per il Pnrr - Le Cronache
Attualità Politiche 2022

Carmine De Angelis: “Dobbiamo investire sull’economia circolare e lavorare per il Pnrr

Carmine De Angelis: “Dobbiamo investire sull’economia circolare e lavorare per il Pnrr

di Erika Noschese

Fondi del Pnrr, continuare con l’agenda Draghi ma anche puntare su forme di investimento maggiore per l’economia circolare. Sono questi i punti principali che Carmine De Angelis, candidato al Senato della Repubblica con Forza Italia, per il collegio Campania 2 nonché  Coordinatore Provinciale degli azzurri per Avellino intende portare in Parlamento.
Carmine De Angelis, mancano poche settimane al voto e la campagna elettorale è in pieno svolgimento. Perché ha accettato la candidatura al Senato con Forza Italia?
“La decisione che è stata presa di concerto con Fulvio Martusciello e Antonio Tajani è una candidatura di rispetto verso i territori e del partito, in quanto coordinatore provinciale di Forza Italia che mi ha riconosciuto una forte presenza territoriale e una competenza anche in materia di fondi europei; è una naturale scelta che viene dall’interno per i principi di rappresentanza territoriale e di vivibilità delle aree interne”.
È polemica tra Forza Italia e gli ex azzurri che hanno aderito ad Azione. Tajani chiede il ritiro delle candidature, cosa ne pensa?
“Noi abbiamo deciso di fare una campagna elettorale sui temi, sui contenuti e sui problemi. La gente chiede soluzioni in un momento di difficoltà non solo economica ma anche sociale, dunque qualsiasi tensione e contrasto dovute essenzialmente a mancate candidature le ritengo una semplice polemica che non porta a nulla. Partiamo da un dato di fondo: quando si è candidati si sta bene in un partito, quando non si è candidati non può che esserci l’assenso dello stesso partito. La scelta di lasciare il partito solo perché non c’è stata una candidatura mi sembra strumentale, assurda e diventa ancora più assurda quando mancati candidati di Forza Italia trovano collocazione in altri partiti che hanno diverse vocazioni, differenti programmi e linee programmatiche. Alla strumentalità della scelta corrisponde anche una idiosincrasia ideologica e culturale”.
Temi e programmi, quali quelli a lei cari e quali quelli da portare in Parlamento fin dal primo giorno?
“Non ci sono temi di portata locale o nazionale. I temi nazionali riguardano l’aumento del potere d’acquisto che è stato completamente azzerato nell’ultimo periodo, con il caro energia. Bisogna ridare forza alla classe media e ai cittadini in generale, aumentando il potere d’acquisto; questo lo si può fare attraverso la riduzione delle imposte, dell’aumento del prodotto interno lordo investendo nella detrazione sulle imprese per l’assunzione e l’aumento del Pil. Questo circolo produttivo crea quello che possiamo chiamare il circolo virtuoso del mercato. Solo se si riduce l’imposta e il tema fiscale possiamo ridare maggiore respiro ai cittadini e alle imprese. Per quanto riguarda il livello territoriale, dobbiamo pensare che i fondi europei sono una risorsa ma va fatto in modo oculato. Per rientrare nel tema dell’energia, trovo prioritario l’aumento della dotazione finanziaria per ciò che riguarda l’economia circolare perché l’idea che l’azzeramento completo per quanto riguarda l’energia delle comunità locali deve avvenire attraverso progetti di economia circolare. Su questi due ambiti dobbiamo porre maggiore attenzione perché sono i primi elementi per risolvere criticità imminenti, potere d’acquisto e aumento dei consumi”.
Quale dovrà essere secondo lei il primo atto del nuovo governo per dare un segnale concreto ai cittadini?
“Abbiamo un problema relativamente al rispetto dei parametri del Pnrr, ovvero gli step necessari per ottenere i finanziamenti ed è su questo che dobbiamo lavorare per la programmazione europea del Pnrr, continuare con l’agenda Draghi ma anche pensare a forme di investimento maggiore per l’economia circolare. Poi, bisogna avviare un’opera di razionalizzazione degli sprechi, grossa battaglia di Forza Italia e aumento del potere d’acquisto attraverso una riduzione graduale delle imposte e lo si può fare proprio attraverso la riduzione degli sprechi. Altro grande tema fondamentale è una riforma di sistema della giustizia e del complessivo apparato dello Stato e su questo siamo in linea con il centrodestra, con i nostri alleati per rivedere completamente il sistema istituzionale, dal presidenzialismo all’aumento dei poteri delle autonomie locali per passare poi ad una maggiore strumentalizzazione degli entri strumentali. Sono sfide importanti che chiedono alla prossima legislatura impegno, competenza”.
Appello al voto: perché scegliere Forza Italia in questa tornata elettorale così importante?
“Perchè Forza Italia ha una identità imprescindibile, liberale ed europeista, di grossa matrice moderata. È una forza politica in grado di essere equilibrio e di guardare all’Europa con grande serenità è fondamentale per il governo che verrà e per le sfide future nazionali ed internazionali che ci approssimiamo ad affrontare”.