Asl, disservizi nel distretto 72: giovane ha rischiato la vita per una overdose - Le Cronache
Attualità

Asl, disservizi nel distretto 72: giovane ha rischiato la vita per una overdose

Asl, disservizi nel distretto 72: giovane ha rischiato la vita per una overdose

di Erika Noschese

Gravi disservizi e malfunzionamento nella gestione dell’emergenza, manca l’assistenza ai comuni a sud del distretto 72. A denunciarlo il dottor Carmelo Accetta, segretario provinciale della Uil che accende i riflettori sul rischio a cui è sottoposta l’utenza per faziosità e mancata volontà ad intervenire da parte dell’Asl di Salerno. Di fatti, il forte incremento dei contagi Covid 19 e la richiesta di giuste ferie hanno riproposto il problema della carenza di personale medico e della conseguente difficoltà di copertura dei turni di servizio per assicurare l’assistenza sanitaria in Emergenza/Urgenza senza considerare il ping pong tra Distretto Sanitario e Uoc Emergenza / Urgenza e Cot 118, per conflitto di gestione dell’organizzazione del personale e dei mezzi deputati all’assistenza distrettuale; il DS ha competenza di turnistica e non di organizzazione del servizio o movimentazione dei mezzi di soccorso, l’Uoc di E/U e Cot 118 ha pertinenza sull’organizzazione e sui mezzi di soccorso “ma non vuole saperne di turni omettendo persino di firmare, ad esempio, i turni degli infermieri”, ha detto il dottor Accetta chiarendo che in teoria la Cot 118 è direttamente investita, come istituzione, della gestione del soccorso, della movimentazione e l’eventuale delocalizzazione se necessaria dei mezzi di Soccorso, per assicurare l’assistenza, quindi, “anziché assumersi le responsabilità del servizio tende a delegare rifugiandosi in non decisioni, sovente incongruenti sulla pianificazione del servizio del personale e della gestione dei mezzi a fini assistenziali – ha attaccato il sindacalista – Ovviamente così proposto il servizio registra uno scollamento tra i turni del personale, attività assistenziale e movimentazione dei mezzi di soccorso. Dunque, non c’è coerenza nel proporre un progetto assistenziale efficace rimodulabile all’occorrenza. La Cot, gestita da Nocera, non si cura delle sopraggiunte esigenze di delocalizzazione di mezzi e di personale necessaria all’assistenza perché non ha contezza del territorio e delle richieste di assistenza locale. il DS redige i turni di servizio, per coprire le caselle del mese, ma è impedito dallo sbarramento dell’Uoc di E/U e Cot 118, a progettare un’assistenza adeguata al proprio territorio. Tutto questo si traduce in un danno all’utenza che usufruirebbe, solo in teoria, di un servizio di assistenza, per lo più, mal erogato e soprattutto volutamente mal gestito dai preposti. Il continuo sottrarsi alle responsabilità della Cot 118 con azioni di rimbalzo dell’organizzazione assistenziale rafforza un disservizio permanente che getta in confusione anche gli operatori. Mostriamo la situazione attuale nel DS 72, a nostro parere, ratifica di assistenza, iniqua, inefficace, sterile e inconcludente: Cmr ambulanza medicalizzata con anestesista a Sant’Arsenio praticamente a ridosso del pronto soccorso del presidio ospedaliero di Polla; Msa ambulanza medicalizzata a Prato Perillo di Teggiano a circa 10 minuti dal P.S.; Msb ambulanza infermieristica Sala Consilina; Msa ambulanza medicalizzata Padula a oltre 30 Km e almeno 20 minuti di percorrenza dal P.S; Msb ambulanza infermieristica Sanza ad oltre 40 minuti dal P.S”. Per contagi sopraggiunti al personale medico, non si riesce sempre a garantire la presenza del medico per tutti i turni. Lo scorso 1 luglio, infatti, si è verificato un mancato smonto ma solo alle 15 è stata avvisata la Cot che non è intervenuta, lasciando scoperta la postazione infermieristica (di tipo B) fino alle 20; il 10 luglio, invece, è stata interpellata la Cot di Vallo della Lucania per segnalare la mancanza del medico nel turno 20.00-8.00 presso la Postazione di Padula. All’infermiera di turno, in Cot, è stato chiesto del medico di centrale per pianificare il turno ed assicurare la presenza del medico di emergenza a sud del territorio, essendo notevole la distanza dal pronto soccorso ma al dottor Marmo è stato esposto il problema e anche la soluzione: spostare temporaneamente la Cmr a Padula e declassare a Postazione infermieristica Sant’Arsenio, cosi si sarebbe garantito il medico a Padula e la presenza di un mezzo di soccorso infermieristico a Sant’Arsenio già posizionata bene rispetto al P.S.. “Risulta che il dottore Marmo, concordava sull’opportunità di ricollocazione della medicalizzata a Padula e dell’onere di informare, come Cot , il medico prima dello smonto. Risulta che il “sub responsabile” della Cot di Vallo della Lucania, dott. Mainenti, avrebbe sostenuto che il problema era del responsabile dei turni e che se non c’era medico, Padula rimaneva Postazione B, poiché non avrebbe delocalizzato la Cmr – ha attaccato poi il dottor Accetta – Tra l’altro, già l’anno scorso si erano registrate questioni del genere”. Sempre il giorno 10 luglio presso la Postazione di Padula, declassata, impropriamente, a Postazione infermieristica alle ore 23.30 circa è stata scaricata davanti al Saut una ragazza priva di coscienza, sotto l’effetto di eroina autosomministrata, come riferito dal giovane che l’aveva lasciata davanti alla struttura. L’infermiera di turno, immediatamente, si è messa in contatto con la Cot, per eventuale atto medico delegato, considerata la gravità dell’evento, e per richiedere l’intervento di una medicalizzata. Il medico di Cot, non solo non ha supportato l’infermiera attraverso atto medico delegato ma, evidentemente, ignaro delle linee guida AHA 2015, che in particolari condizioni autorizzano la somministrazione del naloxone anche ai laici, ha messo a rischio la vita della paziente e il coinvolgimento legale dell’infermiera 118. Trascorsi circa 20 minuti l’ambulanza medicalizzata non arrivava, l’infermiera ha ricontattato la Cot per sollecitare e le è stato risposto che si stava allertando Teggiano, giunta sul posto dopo circa mezz’ora per prendere in carico la paziente che nel frattempo, si stava lentamente riprendendo. “Risulta che appresa la notizia dell’evento, il Direttore del Distretto, non avendo autorità nella delocalizzazione dei mezzi di soccorso, per assicurare il medico a sud del territorio a mezzo mail del giorno 13 u.s., informava il direttore ff della Uoc e/U e Cot 118 della necessità del medico presso la postazione di Padula, indicando lo spostamento della CMR. Come consuetudine il direttore ff non si curava neanche di rispondere, lasciando scorrere il tempo nella speranza che nulla succeda e “passi la nottata”, ha aggiunto ancora Accetta chesuggerisce agli Operatori del Saut di Padula di declinare ogni responsabilità per eventi negativi che dovessero conseguire alla cattiva gestione del Sistema di Emergenza /Urgenza, rimandando tutto in capo al Direttore ff Uoc E/U e Cot 118 Asl Sa ed al Direttore Dipartimento Area Critica dott. F. Chiumiento, anche , in considerazione che la redazione dei turni del mese di agosto riproporrà in modo più marcato il problema del medico sulle postazioni di Emergenza e dell’assistenza territoriale.