Una banconota da 20 euro promessa ai partecipanti alla manifestazione contro il governo, che si è svolta a Napoli sabato. C’è un audio che, riportiamo che sta circolando da alcune ore su Whatsapp e sta gettando pesantissime ombre sulla manifestazione di sabato 20 maggio a Napoli, organizzata da Cgil, Cisl e Uil.
Una banconota da 20 euro a testa: la promessa del sindacalista
L’iniziativa dei sindacati nazionali alla Rotonda Diaz, ha chiamato a raccolta migliaia di iscritti e attivisti delle regioni del Mezzogiorno: pullman organizzato da Lazio alla Campania, dall’Abruzzo al Molise, dalla Basilicata alla Sicilia.
Ma c’è appunto questo audio, attribuito a un noto dirigente sindacale della Uil Funzione Pubblica, che avrebbe invitato i lavoratori e i loro parenti a “fare numero in piazza” con tanto di pettorina e bandiera promettendo in cambio una banconota di 20 euro per ogni partecipante.
«Ci vediamo alle 9 del 20 maggio alla Villa Comunale, vi consegniamo la pettorina e la bandiera, alla restituzione della pettorina e della bandierina verrà erogata una banconota di 20 euro», afferma il dirigente sindacale campano nell’audio.
Scampagnata a Napoli pagata dal sindacato
Il messaggio continua esortando a partecipare non solo singolarmente ma ad estendere l’invito «anche a mogli, mariti, figli e quant’altri» vista la necessità di «fare numero». Un metodo singolare, perché in questo modo viene meno la spontaneità della partecipazione che caratterizza queste manifestazioni viene a mancare. Una famiglia di cinque persone, per esempio, partecipando alla manifestazione incasserebbe 5 banconote da venti euro per una passeggiata sul lungomare di Napoli.
Da Roma qualche alto dirigente si indigna, qualcun altro fa spallucce: “É il rimborso per un panino e un caffè, non vedo niente di scandaloso”, dice off record un dirigente sindacale di lungo corso. Altri, mettono in dubbio la genuinità dell’audio. Un file tarocco per gettare discredito sulla Uil? Nulla è escluso.
Sabato sono arrivati in 50mila alla manifestazione nazionale dei sindacati di Napoli: incentrata su diritti e lavoro, ma soprattutto contro il governo Meloni, con un no secco anche all’autonomia differenziata. Chissà quanti erano in piazza per ascoltare i discorsi di Landini e compagni e quanti solo per la scampagnata e la “banconota da 20 euro”.