di Monica De Santis
Cercasi due gemelli di pochi mesi, un maschietto e una femminuccia, per la messa in scena il prossimo 28 gennaio di un “Omaggio a Peppino De Filippo”, per la regia di Gaetano Stella. Può sembrare strano eppure è questa la richiesta fatta a fine presentazione dell’edizione 2021 della rassegna teatrale “Te voglio bene assaje” in programma al Teatro delle Arti, dall’autore, attore e regista salernitano, che proprio in quella data festeggerà i suoi 50 anni di carriera. “Ho debuttato con il Teatro Popolare Salernitano di Alessandro Nisivoccia e Regina Senatore. Avevo un piccolo ruolo che terminava con la mia uscita in scena con in braccio due neonati. Erano i gemelli di Sandro e Regina, ovvero Anna e Roberto. Ora per i miei cinquant’anni di carriera, ho deciso di riproporre lo stesso spettacolo, che in realtà sono tre atti unici di Peppino De Filippo ed in scena con me ci saranno, non nella parte dei neonati (scherza, n.d.r.) anche Anna e Roberto Nisivoccia. Ecco, per rendere tutto come allora, cerco una coppia di neonati, o meglio dei genitori che vogliono far diventare per una sera i loro gemellini di pochi mesi attori”. Lo spettacolo a cui fa riferimento Gaetano Stella, come abbiamo detto rientra nei cinque spettacoli della rassegna organizzata da TeatroNovanta… “Questa edizione la definirei necessaria per una serie di motivi: uno su tutti è quel ritrovarsi a teatro che da sempre scandisce le nostre quotidianità – dice Serena Stella, direttore artistico della rassegna – Stiamo vivendo il tempo del ritorno a teatro che è un riprendere con il sorriso a rivivere quei grandi classici napoletani che hanno formato generazioni di attori e di spettatori”. Si comincia giovedì 16 dicembre 2021, alle ore 21, con “La fortuna con l’Effe maiuscola”, la commedia in tre atti di Eduardo De Filippo in collaborazione con Armando Curcio. Il secondo titolo in cartellone è “Omaggio a Peppino De Filippo” che sarà proposto il 28 gennaio alle ore 21. Si prosegue poi l’11 febbraio, alle ore 21, con “Nel giallo dipinto di giallo” di Lello Marangio & Lucio Pierri. La regia è di Lucio Pierri. Ed ancora il 18 marzo sarà la volta di “Don Felice in mezzo ai guai” per la regia di Ugo Piastrella. Tratto da una brillantissima pochade francese, in questa trasposizione napoletana, il testo racchiude un grande meccanismo comico ed offre al contempo un’acuta osservazione critica dell’animo umano. Il 21 aprile chiude la cinquina “’O vico e Tuledo ‘è notte”, due atti unici di Raffaele Viviani. La regia è di Matteo Salsano. Il lavoro nasce come ‘A notte, con il titolo definitivo e rappresentato per la prima volta al Teatro Umberto di Napoli il 7 ottobre 1918 riscuotendo un enorme successo. Protagonista è il popolo notturno di Via Toledo, un campione d’umanità di pur diverse tipologie, ma saldato insieme dal comune destino di precarietà e di tragica labilità che è proprio del mondo della strada. Viviani si consacra così poeta degli umili, degli ultimi, di tutti coloro che vivono ai margini e con il suo teatro porta in scena i sentimenti di accattoni, meretrici, ruffiani e scippatori. In queste scene dì vita popolare, si vede il Viviani più grande, lo scopritore di una Napoli europea di cui mette a nudo le miserie morali e materiali.