di Pina Ferro
«Voglio sapere se mio figlio sta bene. Se per caso mia moglie fosse stata accolta in una casa famiglia, non mi interessa sapere in quale si trovi. Voglio solo essere rassicurato su mio figlio». A lanciare l’accorato appello è il salernitano Umberto Schiavone che dallo scorso 4 luglio non ha più notizie della moglie Safia Metah, 34 anni, di origini marocchine, e del suo piccolino. Umberto Jad Schiavone di appena 8 mesi. La donna si è allontanata da Avellino a seguito di un diverbio avuto con il marito. Dopo la discussione, Umberto Schiavone si è allontanato convinto che a breve la moglie l’avrebbe raggiunta a casa. Invece, quando non l’ha vista tornare ha cominciato a preoccuparsi. Lui salernitano, vive a Monteforte Irpino da alcuni mesi. «Presentare la denuncia di scomparsa a Salerno è stato impossibile. Mi hanno mandato da un ufficio all’altro. Primja al commissariato di Torrione e poi in Questura, così la denuncia l ho presentata ai cartabinieri di Monteforte Irpino dove risiedi. Mia moglie non parla bene l’italiano, è una donna ingenua e, il giorno della scomparsa non aveva con se molti soldi, particolare questo che mi preoccupa in quanto avendo un bimbo da cambiare e far mangiare i soldi sono essenziali. Io e la mia famiglia siamo preoccupatissimi. Safia Metah non conosce neppure bene le nostre zone. Abbiamo provata a contattarla sul cellulare più volte, le abbiamo inviato dei messaggi ma nessuna risposta. Lei legge i messaggi ma non risponde». Umberto Schiavone dopo aver presentato la denuncia di scomparsa si è anche affidato ad un avvocatro salernitano. Umberto Schiavone vuole solo sapere se il figlioletto sta bene. «Chiunque abbia notizie o, per caso vede la donna può contattare la famiglia, le forze dell’ordine l’avvocato Giovanni Fava». Intanto proseguono le ricerche.