di Antonio Abate
L’estate sta finendo e con essa anche il momento di pausa dell’attività politica. Per la verità anche durante il mese di agosto, anche se in maniera sotterranea, le fibrillazioni all’interno del panorama vietrese ci sono state, eccome. Un primo sussulto il 2 giugno scorso con la revoca ad Annalaura Raimondi delle deleghe di assessore alla viabilità ed ai trasporti, rea di non voler subire i provvedimenti decisi dal sindaco De Simone senza preventiva verifica, poi la vicenda della Vietri Sviluppo che all’improvviso cambia ancora il suo consiglio d’amministrazione passando da tre a cinque e, soprattutto, con la nomina a sorpresa ai vertici della municipalizzata dell’ex sindaco Franco Benincasa, con il risultato di suscitare un putiferio. Il primo effetto è stato senza dubbio quello del faccia a faccia tra il primo cittadino e l’assessore, anzi ora ex, Antonello Capozzolo. Il titolare delle deleghe alla cultura ed al turismo aveva chiesto conto a De Simone circa la discontinuità amministrativa promessa dallo stesso sindaco in fase di alleanza al tempo delle elezioni e sconfessata dall’entrata in scena in qualche maniera di Benincasa. Per tutta risposta Capozzolo si è visto mettere alla porta con il ritiro delle deleghe “per posizioni marcatamente politiche e partitiche espresse”, come se De Simone, di area Pd, non avesse mai saputo a quale ‘parrocchia’ Capozzolo appartenesse. Probabilmente nella foga del momento l’attuale sindaco ha ‘dimenticato’ che nella sua lista, oltre all’ex assessore, aveva imbarcato anche l’ex commissario cittadino di Forza Italia ed altri elementi che di area progressista proprio non sono. A rendere più frizzante l’estate è stato comunque anche l’allargamento del consiglio d’amministrazione della Vietri Sviluppo, portato da tre a cinque con una certa disinvoltura. Strana la storia della municipalizzata vietrese, passata in pochi anni da società da liquidare alla gerenza di un amministratore unico, poi affiancato da due consiglieri d’amministrazione, ed oggi da ben quattro. Per non parlare della questione morale che vede un figlio (presidente del consiglio comunale e pure consigliere dello stesso con deleghe importanti, Daniele Benincasa) controllare il lavoro del padre (il neopresidente della Vietri Sviluppo, Franco Benincasa), per non parlare del fatto che un genero del vicesindaco Infante sia stato inserito nel consiglio d’amministrazione della municipalizzata (un altro genero lavora per il settore ecologico), ci si chiede come mai un consiglio d’amministrazione così allargato come neanche una multinazionale? E quali sono le speciali competenze tecniche – professionali dei nuovi componenti, tali da imporre un ulteriore allargamento? Ci si attende, da un momento all’altro, che il sito web della Vietri Sviluppo pubblichi i loro curricula per avere risposta a tali quesiti. Ma la probabilità che questo accada è pari allo zero perché, in quanto a trasparenza, il sito internet della municipalizzata vietrese è completamente da bocciare: non vi è pubblicato un atto da cui si deduca come si sviluppano le varie attività dell’azienda, bilancio e discutibili bandi a parte. Qualcuno ora dirà: è competenza dell’Anas! Pardon… sono confuso: della privacy. Per tornare alla parte politica, è alquanto singolare che una giunta dimezzata abbia approvato nei giorni scorsi il documento unico di programmazione 2021/23, il bilancio di previsione 2021/23, il piano triennale delle opere pubbliche da portare all’attenzione di un consiglio comunale completamente spaccato e non privo di riserve sulle varie questioni. De Simone ha tra le sue mani una miriade di deleghe che, forse, sperava di ripiazzare passata la burrasca, magari richiamando gli assessori ribelli o provvedendo ad un rischioso rimpasto in cambio di un via libera. Non sono mancati nei giorni scorsi tentativi diretti ed indiretti, con i telefonini che si sono fatti bollenti per promesse non credibili e tardive, ambasciatori zelanti indaffarati a ricomporre fratture più o meno incancrenite da una situazione divenuta insopportabile ed ingestibile. E più d’uno rischia di perdere la faccia se fa la mossa sbagliata. Certo è che nel prossimo consiglio comunale, previsto per metà settembre, sono annunciate sorprese su vari fronti. Tra i vietresi però circola un certo scetticismo, dovuto alla quasi assenza di attività dell’opposizione. Mentre la maggioranza fa quello che vuole, si registra la totale assenza nell’attuale dibattito politico dell’ex candidata a sindaco Antonella Scannapieco e dei consiglieri Celenta, Raimondi e Serretiello. Per la verità solo quest’ultimo si è intervenuto in maniera netta contro l’attuale maggioranza per il comportamento tenuto nella vicenda Vietri Sviluppo, esprimendo condanna. Per il resto: non pervenuto.