Veronica Roscia: Parlare di nutrizione sui social è importante per contrastare miti e false credenze - Le Cronache Attualità
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Veronica Roscia: Parlare di nutrizione sui social è importante per contrastare miti e false credenze

Veronica Roscia: Parlare di nutrizione sui social è importante per contrastare miti e false credenze

Di Andrea Orza

“Nutrirsi” negli ultimi anni è diventata una pratica più discorsiva che gustativa. Sono costanti i rimandi ai temi della politica, dell’economia, alle problematiche ambientali sino ai fattori meramente estetici. Si è venuta a creare in poco tempo una torre di Babele di argomenti in contraddizione in grado d’impattare sulla salute psicofisica di molti. Veronica Roscia, Biologa Nutrizionista salernitana promuove un’alimentazione sana e consapevole tramite l’immediatezza dei social media. Non è necessario smarrire il gusto per una condotta alimentare sana basta seguire i consigli su Instagram alla pagina @veronicaroscia_nutrizionista. Perché parlare di nutrizione sui social è importante? “In primo luogo, consente di raggiungere un vasto numero di utenti, ma soprattutto permette di sensibilizzare il pubblico su scelte alimentari consapevoli. È un’opportunità per contrastare miti e false credenze, condividere esperienze, fornire supporto e consigli personalizzati, così da creare una comunità attenta alla salute e al benessere. Bisogna educare soprattutto i giovani, contribuendo così a promuovere stili di vita sani e a prevenire malattie legate all’alimentazione.” Qual è il modo migliore per divulgare conoscenze senza che il pubblico fraintenda? “È una domanda difficile perché spesso ci si fraintende anche parlando di persona. Non saprei dire quale sia il modo migliore ma sicuramente credo che sia essenziale comunicare in modo chiaro, accessibile e soprattutto basandosi su evidenze scientifiche. Cercare di Utilizzare un linguaggio semplice e evitare termini tecnici complessi. Credo molto nell’uso di esempi concreti, esperienze personali e grafici per aiutare a rendere concetti complessi più facili da comprendere. Infine, essere aperti al dialogo e rispondere alle domande e alle preoccupazioni dei pazienti in modo empatico e professionale aiuta a stabilire fiducia e a ridurre fraintendimenti.” Quale aspetto dei disturbi alimentari va sensibilizzato di più? “Sicuramente trovo fondamentale sensibilizzare le persone sull’importanza della prevenzione e del riconoscimento precoce dei disturbi alimentari, nonché sensibilizzare sulle conseguenze negative dei disturbi alimentari sulla salute a lungo termine. In particolare, concentrarsi sull’aspetto della consapevolezza e dell’educazione riguardo ai segnali precoci per riconoscere un disturbo alimentare, come cambiamenti repentini di peso, comportamenti alimentari ossessivi o compulsivi, isolamento sociale, depressione e ansia sono solo alcune delle possibili manifestazioni di tali disturbi. È essenziale promuovere un approccio olistico alla salute che includa sia l’aspetto fisico che quello emotivo e mentale, evidenziando l’importanza di un rapporto sano con il cibo e il corpo. Bisogna ricordare che i DCA possono colpire persone di tutte le età, generi e background socioculturali.” L’Italia è una Paese in cui cibo e tradizione sono ben radicati. Con difficoltà si riesce a parlare di vegetarianesimo ecc. Cosa pensi che della nostra dieta debba essere cambiato? “Credo che in Italia sia importante promuovere una maggiore diversificazione della dieta, incoraggiando un approccio più flessibile e inclusivo che tenga conto delle esigenze e delle preferenze individuali, comprese quelle dei vegetariani e dei vegani. Questo non significa necessariamente stravolgere le tradizioni culinarie italiane, ma piuttosto adattarle per includere una maggiore varietà di alimenti vegetali e ridurre la dipendenza eccessiva dai prodotti animali. Inoltre, è importante sensibilizzare sulle pratiche agricole sostenibili e sulla provenienza dei cibi, incoraggiando il consumo di prodotti locali, stagionali e biologici. Questo non solo promuove la salute individuale, ma anche la sostenibilità ambientale e il benessere degli animali.”