Venezia troppo forte. Givova Scafati travolta dai lagunari - Le Cronache
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Venezia troppo forte. Givova Scafati travolta dai lagunari

Venezia troppo forte. Givova Scafati travolta dai lagunari

GIVOVA SCAFATI 66 – 95 UMANA REYER VENEZIA
GIVOVA SCAFATI: Cavaliere n. e., Sangiovanni n. e., Blakes 19, Gentile, Mouaha, Pinkins 6, Rossato 15, Robinson 5, Rivers 5, Nunge 4, Pini 7, Gamble 5. Allenatore: Boniciolli Matteo. Assistenti Allenatori: Ciarpella Marco, Costagliola Di Fiore Massimo.
UMANA REYER VENEZIA: Tessitori 8, Spissu 16, Heidegger 11, Casarin 8, De Nicolao, O’Connell 2, Janelidze n. e., Kabengele 6, Brooks 3, Simms 5, Wiltjer 21, Tucker 15. Allenatore: Spahija Neven. Assistenti Allenatori: Molin Emanuele, Billio Alberto.
ARBITRI: Mazzoni Manuel di Grosseto, Quarta Denis di Torino, Lucotti Matteo di Binasco (Mi).
Termina con una sconfitta, la ripresa del campionato di serie A della Givova Scafati, uscita dal parquet della Beta Ricambi Arena PalaMangano con un pesante 66-95. Lo scarto finale rende ampiamente idea di quanto si sia visto in campo, con una squadra, quella viaggiante, a menare le danze sin dalla palla a due, tenendo in mano il pallino del gioco, senza andare mai in difficoltà, capace di gestire il ritmo ed il margine di vantaggio acquisito con grande esperienza e soprattutto con una imponente fisicità, che alla finE ha fatto la differenza. La compagine dell’Agro, nonostante le buone prove di Rossato e Blakes, non è mai riuscita ad entrare seriamente in partita, tranne qualche sporadico minuto di gioco, non ha mai impensierito da vicino l’avversario, mostrando i limiti tecnici l’inferiorità sul piano del fisico e dell’intensità, colmati solo in alcuni sporadici frangenti. Tranne il primo quarto, infatti, non è praticamente mai stata in partita. LA PARTITA La partita entra nel vivo sin dalla palla a due, con botta e risposta da una parte e dall’altra (7-7 al 3’). Qualche errore in fase conclusiva e qualche fischio di troppo rallentano poi il gioco offerto dai due quintetti, mentre entrambi i tecnici cominciano ad impiegare anche gli uomini delle rispettive panchine. Con Tessitori sugli scudi, la Reyer tenta un timido allungo (12-16 al 7’): coach Boniciolli decide allora di parlarci su. Le buone giocate di Pini servono ai gialloblù per restare aggrappati all’avversario, pur chiudendo sotto 16-21 la prima frazione. In linea con la parte finale della prima frazione, il canadese Wiltjer crivella la retina dalla lunga distanza, permettendo agli orogranata di allungare 21-27 al 12’. Nonostante i tentativi di Rossato, Tucker e soci difendono con grande vigore agonistico, fanno valere la maggiore fisicità e trovano la doppia cifra di vantaggio al 16’ (24-34). I successivi canestri di Blakes e Gamble servono solo per limitare i danni (30-43 al 18’) in una sfida il cui ago della bilancia sembra pendere sempre di più dalla parte degli ospiti. La sirena dell’intervallo arriva sul 33-45. La ripresa delle ostilità è sempre di marca veneta: con un parziale di 0-7, il punteggio è 33-52 al 22’. La Givova si gioca allora la carta della difesa a zona, ma l’andazzo non muta, con le distanze che si ampliano ulteriormente (36-58 al 24’). Pini, Rossato e Blakes provano a suonare la carica (45-60 al 26’). La Beta Ricambi Arena PalaMangano si infiamma e inizia a credere nella rimonta. Ma Venezia trova canestri importanti da Heidegger, mantenendo ampia la forbice del divario al suono della terza sirena: 51-75. Il canovaccio resta lo stesso anche in avvio di ultima frazione. Gli ospiti continuano a macinare gioco e punti, conservando sempre un buon margine di vantaggio. I locali, dal canto loro, invece, non riescono a rendersi pericolosi, soffrendo la fisicità avversaria. Non ci sono particolari emozioni fino al suono della sirena, che arriva sul 66-95.