di Andrea Pellegrino Lo scontro pare abbia raggiunto i massimi livelli. Tra Nicola Landolfi ed i Valiante la guerra è totale. Al centro l’ormai nota vicenda Alfieri che vede da un lato la disperata difesa del segretario provinciale del Pd nei confronti del sindaco di Agropoli, estromesso dalla lista democrat, e dall’altra il deputato ed il papà consigliere regionale che attaccano la gestione Alfieri, tirando in ballo il suo coinvolgimento nel processo “Due Torri” sulle strade provinciali fantasma. Da ieri lo scambio di battute è al veleno, soprattutto tra Simone Valiante e Nicola Landolfi. Ad accedere la miccia una lettera scritta da Landolfi per “recuperare” politicamente Franco Alfieri che si dice sia pronto a sostenere (quindi a far confluire il suo pacchetto di voti) sulla coppia Picarone – Petrone. Da qui le varie risposte da parte di Simone ed Antonio Valiante che si sono susseguite per l’intera giornata. Il primo è il deputato Simone che dice: «Vorrei chiedere a Nicola Landolfi eletto anche con il mio voto e il voto dei miei amici, segretario provinciale del Pd, se la ragione dell’oggettivo indebolimento della lista del Pd in provincia di Salerno è legata solo ad alcune vicende, o per esempio qual è stato il lavoro fatto nell’Agro nocerino sarnese nocerino, dove ci sono i due terzi della popolazione della provincia di Salerno, per rafforzare la lista del Pd». Poi l’intervento di Antonio Valiante, attuale consigliere regionale che scrive sul suo profilo Facebook: «Ho letto le contumelie di Alfieri e Landolfi. Se Alfieri vuole chiarire definitivamente la sua posizione pubblichi gli atti del processo in cui è accusato di corruzione aggravata, così i salernitani e Landolfi finalmente capiranno». Infine è nuovamente Valiante junior a tornare sul caso, tirando in ballo anche il compianto sindaco di Pollica Angelo Vassallo, barbaramente ucciso. «Confesso che in queste ore di aggressioni e contumelie di certi personaggi, mi manca il coraggio, il sorriso orgoglioso, i consigli e la determinazione di chi ha conosciuto la violenza politica del solito personaggio. Il coraggio ma anche le amarezze vissute da Angelo Vassallo. Consiglierei a Landolfi di studiare un po’ la storia e di fare il segretario provinciale del partito, non il presidente del comitato elettorale, trasferito ad altri di Alfieri».
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