Attoniti e addolorati, parole di prassi dolorose dopo un drammatico evento naturale. Sconcertati e interdetti a fronte all’indispensabile ricerca delle responsabilità per il crollo di un albero all’interno del campus di Fisciano che ha colpito tre studenti, di cui uno in gravi condizioni monitorato minuto dopo minuto dai medici e sorretto dall’affetto della comunità di nascita (Eboli). Alla fine non vorremmo assistere, all’accusa per un giardiniere imprudente, che nell’Italia fragile non avrebbe fatto il suo dovere. Sarà la procura della Repubblica di Nocera Inferiore (competente per territorio, e retta dal procuratore capo Antonio Centore) l’accertamento di un episodio gravissimo. Per dimostrarlo si può partire da un episodio di cronaca drammatico: il crollo di un albero di quindici metri che si affloscia come un ramoscello e finisce su tre studenti universitari.
A detta di testimoni con foto, quell’albero era da giorni in pericolosa posizione reclinata, e ha colto impreparato e messo in ginocchio un campus all’avanguardia scientifica internazionale. Possibile che dinanzi ad un’emergenza così drammatica non si riesca a reagire altrimenti che diffondendo bollettini vagamente difensivi, come “note dell’ateneo”?
È evidente che ci sono delle problematiche da affrontare. In particolare, sembra esserci una debolezza persistente nella sfera decisionale.
Si fa subito notare che dovranno rispondere del drammatico episodio coloro che gestiscono la manutenzione del verde dell’ateneo unitamente alla ditta affidataria del servizio che prevede il costante monitoraggio delle condizioni di sicurezza di oltre 3.000 essenze arboree presenti nel campus di Fisciano. Il servizio per svariati milioni di euro è stato affidato ad una impresa privata con l’obbligo di segnalazioni di criticità e messa in sicurezza ad horas, oltre le effettuazioni di periodiche verifiche, comprovante dai relativi esiti. In pratica nell’appalto è previsto un controllo del verde ogni quattro mesi. Sarebbe interessante conoscere il lavoro di controllo sugli alberi effettuato ogni quattro mesi.
La ditta ha fatto il previsto controllo? Se l’ha fatto cosa ha certificato considerato che era interesse dell’affidatario conoscere lo stato dei lavori della ditta?
Questi gli interrogativi delle prime ore. La gravità della vicenda impone delle risposte serie e tempestive da parte degli organi inquirenti che dovranno senza dubbio fare luce sull’accaduto.