Potrebbero esserci a breve delle novità per l’Unione dei Comuni Paestum Alto Cilento. La principale è che, finalmente, sarà convocato il primo consiglio unionale dopo diversi mesi, un’assenza denunciata più volte dal consigliere di Laureana Cilento Raffaele Marciano e da Raffaele Pesce, di Agropoli, che ancora attende la nomina a consigliere dell’Unione dopo le elezioni del 12 giugno. Sembrerebbe che si vada verso la convocazione per il 27 di dicembre.
Altra novità sarà il gruppo di minoranza: fino ad oggi, con un solo consigliere o al massimo due di opposizione non si riusciva a creare un fronte contrario alla maggioranza, ma ciò adesso potrà avvenire. I già citati lo creeranno insieme a Marzia Chirico di Lustra e a Teresa Magnoni di Rutino. Una squadra di quattro menti che faranno sentire la loro voce in consiglio. Tale novità fa venire alla luce una piccola stranezza all’interno dell’assise di cui si parlerà a breve. All’ordine del giorno, ci sarà anche l’entrata nell’Unione del comune di Albanella che farà passare gli enti uniti da undici a dodici. Infine, ultimo ma non meno importante, c’è l’aspetto dell’elezione di un nuovo presidente. Franco Alfieri è stato eletto al vertice della Provincia di Salerno il 20 novembre scorso, un ruolo che è incompatibile con quello di presidente dell’Unione perché se Palazzo Sant’Agostino, sede dell’ente provinciale, dovesse stanziare fondi in favore di Palazzo De Conciliis, sede dell’Unione, ci sarebbe conflitto di interessi. Scoglio che viene superato nel caso di uno stanziamento tra Provincia e Comune. Alfieri dovrà dunque lasciare la poltrona della presidenza e a quel punto si aprirà il nodo del successore.
Potrebbe essere il sindaco di Agropoli Roberto Antonio Mutalipassi o quello di Albanella Renato Josca? L’elezione a presidente di quest’ultimo potrebbe essere il giusto premio o il giusto ringraziamento per aver votato l’entrata del suo comune nell’Unione? Tutto probabile, anche se su Mutalipassi c’è il ricordo al Tar che pende sulla sua testa come un’affilatissima spada di Damocle. A tal proposito, oggi potrebbero arrivare notizie da parte della prefettura che sta riconteggiando le schede e alla luce del verbale, la seduta del 27 potrebbe decidere di non dare fiducia ad un sindaco che starebbe andando verso la decisione del Tar di nuove elezioni. Dunque si punta tutto su Josca? Non è da escludere, seppur sulla soglia si affacciano con interesse anche il sindaco di Prignano Cilento Michele Chirico e quello di Rutino Giuseppe Rotolo. Tutto legittimo, ovvio, ma sarà una piccola partita a scacchi per individuare un sindaco che potrà raccogliere l’eredità di Alfieri e che soprattutto sarà bravo nel seguire le indicazioni del dimissionario. Un po’ come sta succedendo ad Agropoli. Ma perché, si diceva all’inizio, solo oggi si riesce ad avere un gruppo di minoranza nell’Unione? Perché alcuni enti non hanno una minoranza e i quattro che a breve andranno a formarla sono una goccia nell’oceano. Torchiara, ad esempio, ha una minoranza che tale non è, essendo espressione di una lista voluta dallo stesso sindaco Massimo Farro. Discorso simile a Perdifumo, dove l’esponente della minoranza diventa di maggioranza a Torchiara.