SALERNO. Determinato ma quasi commosso, ieri è stata la prima volta da mister della Salernitana per Vincenzo Torrente (nella foto Ag. Pica/Palumbo). L’allenatore cetarese si presenta così: “Volevo ringraziare il presidente Marco Mezzaroma ed il presidente Claudio Lotito, insieme al direttore mi hanno dato una possibilità importante per la mia carriera e farò di tutto per regalare grandi soddisfazioni ai nostri presidenti. E’ un onore essere l’allenatore della Salernitana: non ho avuto il piacere di indossare la maglia granata da calciatore, lo farò da tecnico e ne sono lieto. Qui non basta vincere, ma bisogna convincere ed il mio obiettivo è quello di dare alla mia squadra un’idea di calcio propositiva: la gente va emozionata e divertita, il popolo granata sarà il nostro valore aggiunto ed ha una passione che non ha eguali”. Torrente prosegue: “Vi suggerisco un titolo: Torrente di emozioni. Come ho detto prima, voglio che la gente venga allo stadio ed esulti non solo per una vittoria, ma anche perchè la squadra ha espresso un buon gioco. Da salernitano e tifoso granata posso dire che le motivazioni sono doppie, ritorno in B in una piazza che è nel mio cuore e non si può certo sbagliare. Quanto alla tattica, ritmo ed aggressività sono le due parole d’ordine: l’idea è partire con tre punte, sono cresciuto col 4-3-3. Durante una gara o nel corso della stagione si può variare, mi ispiro molto a Delio Rossi che è stato un maestro per me”. Torrente entra nel merito della trattativa che lo ha spinto ad accettare la proposta della Salernitana: “E’ successo tutto sabato, ho ricevuto la telefonata del direttore sportivo e mi ha prospettato la possibilità di giocare a Salerno. Avevo letto qualcosa sui giornali e ci ho sperato, posso assicurarvi che prima non ero stato contattato da nessuno. Lunedì ci siamo visti, martedì abbiamo concluso e sono felicissimo di tornare a casa. Siamo tutti consapevoli che ci aspetta un campionato difficile, basta leggere il nome delle squadre che sono retrocesse per capire quanto sarà importante mantenere la categoria. Rispetto al passato c’è meno qualità, ma tatticamente sono tutti molto preparati e dovremo essere all’altezza senza aver paura di nessuno. La squadra? Base importante per dare continuità al progetto, apporteremo i miglioramenti necessari insieme al direttore sportivo”. Il nuovo tecnico della Salernitana, salutato con affetto dal presidente del Salerno Club 2010 Salvatore Orilia, parla della sua carriera e dell’esperienza di Gubbio: “Lì ho fatto bene, successivamente scelsi di andare a Bari ed abbiamo fatto ottime cose. Dopo un biennio importante ho fatto un passo indietro scegliendo Cremona, è stata un’esperienza formativa che purtroppo non si è conclusa come tutti avevamo sperato. Mi mandarono via quarto in classifica e dopo nove risultati utili consecutivi, la delusione c’era, ma posso dire che sono cresciuto come uomo. A gennaio ho risolto il contratto, ma ho preferito dire di no ad alcuni club di serie B per aspettare la grande occasione che, oggi, finalmente è arrivata. Vengo a Salerno stimolato dalla piazza e dalla forza di questa società, vi assicuro che non ho pensato assolutamente all’aspetto economico. E’ una tappa fondamentale della mia carriera”. Gaetano Ferraiuolo
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