Tra i sognatori ci siamo anche noi studenti: stiamo costruendo il nostro percorso per arrivare alla meta, al lavoro, a ciò che dà valore all’esistenza di una vita personale e sociale.
Di ANNARITA GIORDANO
La festa dei lavoratori oggi più che mai rappresenta tutti gli Italiani, coloro che in questo periodo particolare stanno affrontando diverse situazioni. C’è chi ormai un lavoro non lo ha più, chi è in possesso di un’attività ma che momentaneamente ha dovuto fermare; e poi ci sono coloro che continuano a lavorare cercando di aiutare e di salvare la vita a uomini e donne di una certa età e a quelli che saranno il futuro del nostro Paese, mettendo a rischio la propria. Il lavoro, come molti sanno, non è soltanto un dovere, ma anche un diritto. Nonostante ciò ci sono persone che continuano a non averne uno. Vi sono uomini che sognano un impiego, ma la vita non è stata benevola con loro: non hanno potuto o voluto studiare, non hanno “santi in paradiso”, non sono disposti a scendere a “compromessi”. Tra i sognatori ci siamo anche noi studenti: stiamo costruendo il nostro percorso per arrivare alla meta, al lavoro, a ciò che dà valore all’esistenza di una vita personale e sociale. Diversi uomini, però, in questo periodo hanno bisogno di essere salvati ed è proprio per questo che molti già cercano di progettare il rilancio dell’economia. Ad alcuni, ormai, è rimasto soltanto un sogno, ad altri, invece, è rimasta la speranza. La speranza va alimentata giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, mese dopo mese: Bisogna credere nei propri sogni e fare di tutto per vederli realizzare.