“Si sta realizzando una imponente speculazione edilizia a vantaggio di un privato i cui effetti devastanti di natura ambientale, estetica e finanziaria saranno pagati dalla nostra Comunità”. Questa è la denuncia del Movimento Civico Sanseverinese fondato da Giovanni Romano e portata all’attenzione dei cittadini attraverso un manifesto pubblico. “Mercoledì 27 febbraio il Consiglio Comunale ha approvato – dichiara il Consigliere Eduardo Caliano – con i voti della maggioranza che sostiene l’Amministrazione, un progetto presentato da una impresa privata (non sanseverinese) che ha proposto di realizzare un nuovo Palazzetto dello Sport ricevendo in cambio la gestione per circa 40 anni della struttura e la concessione edilizia per costruire, in Via Aldo Moro, un “palazzone” di oltre 25 metri con numerosi appartamenti da vendere. Prendendo a pretesto la “provvidenziale” chiusura del Palazzetto dello Sport (che ha privato i nostri giovani di un servizio e sulla quale andrà fatta chiarezza!) l’Amministrazione Comunale intende consentire in tal modo una gigantesca speculazione edilizia il cui impatto ambientale sarà enorme”. “E’ sorprendente – aggiunge Giovanni Romano – che l’Amministrazione abbia fortemente voluto avviare questa procedura prima di attendere l’esito del contenzioso ancora in corso con il precedente appaltatore dell’opera, selezionato con una regolare gara di evidenza europea e che, in modo ancora più sorprendete e strano, non abbia fatto nulla per concluderlo con una transazione non onerosa per il Comune. Alle precise richieste del Consigliere Caliano di spiegazioni in merito, è stato presentato un laconico e insoddisfacente parere dell’attuale legale dell’Ente che, con una semplice mail, ha comunicato di ritenere di poter procedere in presenza della volontà dell’appaltatore di recedere dal contratto”. “L’ostinazione dell’Amministrazione è ancora più strana – aggiunge il Consigliere Caliano – se si tiene conto dei gravi motivi, da noi evidenziati, che rendono improcedibile la procedura approvata dal Consiglio Comunale. Infatti l’opera non è “nuova”, ma già classificata dal Piano Urbanistico Comunale (PUC) come “opera in corso”, addirittura oggetto di una procedura attuativa e presente della Programmazione Triennale e Annuale delle opere pubbliche degli anni scorsi”. Senza contare che il progetto del “palazzone” viola numerose norme del Regolamento Edilizio Comunale e diverse leggi nazionali in materia edilizia e sanitaria”. “Di fronte a tanta superficialità e ostinazione – conclude Giuseppe Vitale Coordinatore del Movimento Civico – e all’assoluta mancanza di risposte ai quesiti sollevati dal Consigliere Caliano, le perplessità si trasformano in preoccupazione. Abbiamo l’impressione che ci siano “pressioni” per voler realizzare il “palazzone” a tutti i costi senza alcuna considerazione per i danni ambientali, estetici e finanziari che ne deriverebbero e che la nostra Comunità sarebbe chiamata a pagare. Per tale motivo stiamo predisponendo un dossier che invieremo all’Autorità Giudiziaria e alla Corte dei Conti chiedendo di acquisire tutti gli atti della procedura e di valutarli”.
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