di er.no.
«Un ospedale che guarda al futuro per la nuova struttura, fondamentale». Parla così il direttore generale dell’azienda ospedaliera universitaria Ruggi d’Aragona, in merito al nuovo nosocomio che – ipoteticamente fra 5 anni – potrebbe sorgere a 500 metri di distanza dall’attuale. «È un percorso che, se anche fosse in salita, però ci richiede un impegno costante e continuo, quindi supereremo tutte le diverse difficoltà che eventualmente ci saranno», ha poi aggiunto Longo. Il Ruggi, ormai da tempo, punta alla promozione della donazione degli organi, anche attraverso il calendario aziendale che «ci fa capire lo scorrere del tempo e quindi in che modo l’azienda intendeper l’anno 2019 programmare i propri obiettivi. Quindi è un momento per poter comunicare a tutta l’azienda, a tutti i cittadini, qual è il percorso che quest’azienda, da un punto di vista sanitario come qualificazione dell’assistenza, intende portare avanti», ha infatti dichiarato il direttore generale che con orgoglio ha mostrato i risultati ottenuti dall’azienda ospedaliera che – pochi giorni fa – in un solo giorno ha effettuato due prelievi multiorgano e uno di cornea. In molti settori, il Ruggi ha conquistato primati soprattutto nel campo della cardiochirurgia. Tra le criticità evidenziate il pronto soccorso che ha registrato, nel 2018, ben 94.420 accessi giornalieri, il numero più alto in tutta la regione. Ma, come ha voluto sottolineare il dg, tra gli obiettivi del nuovo anno vi è la realizzazione dell’odontoiatria sociale, la realizzazione di nuove sale operatorie e la sperimentazione clinica di ricerche assistenziali in neurologia, ematologia e oncologia, solo per citarne alcuni. E tra le eccellenze, non si può non citare il centro trapianti locale, la cui struttura regionale è stata commissariata ma a Salerno sta ottenendo un successo dopo l’altro, con numeri sempre più alti.