Di Luisa Malafronte
Per l’approssimarsi di un’ipotetica e imminente catastrofe mi si chiede di salvare un libro che meriti, secondo la mia opinione, di essere salvato. Non è facile sceglierne uno solo, in quanto sono molti i libri che salverei e ai quali non rinuncerei per nulla al mondo; ma, messa con le spalle al muro, a malincuore ne scelgo soltanto uno. La mia scelta ricade sul libro di Eric Wilson “Assassinio sul Canadian-Express”. Perché proprio questo libro? Beh, lo ritengo un libro adatto a chi prova piacere nello scoprire la verità attraverso l’indagine. Leggendo questo libro mi è sembrato di essere una giornalista a caccia di notizie intenta a scoprire il colpevole. A mio parere questo testo cattura il lettore grazie al suo linguaggio scorrevole e alla suspense. Il vero motivo della mia scelta, però, è legato a un ricordo adolescenziale e per questo gli attribuisco un grande valore formativo. Mi ricorda un felice e tranquillo periodo della mia adolescenza, nel quale ho vissuto esperienze importanti e significative. Lo associo, perciò, all’idea di gioia e serenità. Penso, inoltre, che i libri siano un patrimonio di valore inestimabile, compagni silenziosi che si aprono su infiniti mondi tutti da scoprire, perciò meritano di essere letti e soprattutto salvati.