Di Mariafrancesca Nappo
”La lettura è il viaggio di chi non può prendere un treno” (F. de Croisset) La vita di oggi è profondamente cambiata e la lettura è stata messa da parte, fino quasi a scomparire. Ritengo, però, che sia uno degli errori più grandi della società, perché un libro è fonte di arricchimento sotto tutti i punti di vista. La lettura mi ha cambiato: leggere è uno svago, un divertimento e mi è servita anche nello studio. Ci sono libri che rimangono per sempre dentro di noi. Nessun libro è migliore di un altro, ma ci sono libri che sanno trasmettere qualcosa in più rispetto a un altro. Non dipende sempre dal libro, ma soprattutto da noi, dal nostro d’animo, dal periodo che stiamo vivendo, dalle nostre emozioni. In ogni libro c’è un regalo, dietro ogni pagina, ogni lettera, ogni parola c’è un insegnamento. La magia della lettura è proprio questa: regalare sensazioni simili a persone così differenti tra loro. Quando pensiamo alla lettura, il nostro cervello ci collega a un libro ma credo che questa visione sia molto limitata. Quando si parla di leggere non ci si riferisce solo a un libro, ma anche a riviste, giornali, quotidiani che ci danno una visione di tipo informatica. Leggere stimola la fantasia perché ci porta a fantasticare, a immaginare come possano essere i personaggi, i luoghi e gli avvenimenti contenuti nel libro. La lettura è un passatempo gradevole. Occorrerebbe istituire una legge che punisca chi causa l’allontanamento dei giovani da questo svago, unico e insostituibile. Solo leggendo ci si può sentire partecipi di ciò che avviene attorno a noi. Negli anni ho potuto costatare quanto leggere ci renda più liberi e appassionati. Soprattutto la lettura ci rende più coscienti e consapevoli, creativi e fantasiosi. Un libro ci fa muovere al di là del tempo e dello spazio ed è la cura speciale per le nostre esistenze perché ci rende uomini liberi.