Alla presenza dei picchetti delle diverse armi di terra e di mare, sono state deposte le diverse corone d’alloro dinanzi al monumento ai marinai
Sol, do, mi, tre note quelle del Silenzio che ieri sono state elevate davanti alle lapidi dei caduti per la Libertà e in piazzetta del Marinaio, ove si è svolta anche la cerimonia dell’Alzabandiera. Onore, quindi, da parte delle istituzioni e della cittadinanza, reso emozionale dal suono del trombettista dei Carabinieri che ha elevato il silenzio d’ordinanza per il tenente Ugo Stanzione e per tutti i partigiani, melodia che ha incrociato il fischietto del nostromo, sul Lungomare, per quegli “Otto alla banda” che si devono solo ai caduti e al Presidente della Repubblica. Non solo combattenti per la Resistenza hanno ricevuto la corona d’alloro, segno degli eroi. Nello specchio d’acqua antistante Piazza Cavour, mentre le autorità onoravano le medaglie d’oro al valor militare deponendo l’ultimo alloro dinanzi palazzo Sant’Agostino, la Cgil di Salerno attraverso le mani di un emigrante perfettamente integrato nella nostra società ha deposto dei fiori nello specchio di mare prospiciente piazza Cavour, in memoria dei migranti morti in mare. Il monito è unico e forte: resistere alla tentazione di abbracciare fantasmi sociali mai passati. La paura del diverso, il riversamento del disagio sociale su chi è ancora più disagiato, individuare un nemico su cui costruire campagne di odio e repulsione. Sono questi fantasmi pericolosi che risiedono in ogni comunità, in ogni tempo, e che si nutrono di ignoranza: ignoranza della storia e di ciò che avrebbe dovuto insegnarci, ignoranza del presente, dei diritti su cui esso si fonda e della realtà dei fatti, distorti spesso in nome di quei fantasmi da risvegliare a distrazione da problemi altri.
Olga Chieffi