di Federico Sanguineti
Che far per la cultura di Salerno
città che ci ha quel Crescent mezzaluna?
Spero che palazzone estate e inverno
non finendo montagna inopportuna
diventi centro studi ultramoderno
che libri di ogni sorta in sé raduna.
Composto di arte e musica qual teca
sia per intero somma biblioteca.
di Monica De Santis
Varata la nuova giunta comunale, agli occhi dei tanti, tantissimi che a Salerno vivono di cultura e di spettacolo, è subito balzato all’occhio che la delega per quello che è senza ombra di dubbio l’assessorato più importante per una città che da anni cerca di affacciarsi all’Europa, non è stato assegnato. Al momento la delega resta nelle mani del sindaco Napoli. Decisione questa, che non piace a molti, che invece sperano che presto vengano nominato un assessore alla cultura e allo spettacolo, perchè, dicono, c’è la necessità di avere un referente, qualcuno con cui parlare e rapportarsi.
“Credo che vada individuata una figura, giovane, qualificata, con voglia di fare e che si possa dedicare completamente a questo settore – dice Giuseppe D’Antonio, fondatore del Festival Linea D’Ombra – Capisco che fare il Sindaco e contemporaneamente l’assessore alla cultura sia una cosa complicata. Ma qui bisogna chiarire però perchè se l’assessore alla cultura deve soltanto amministrare le cose esistenti, allora può anche tenere il sindaco la delega, ma invece mi auguro che l’immagine che questa giunta voglia avere della cultura non sia quella di potenziare, sviluppare e mettere su una rete tra le attività di rilievo che si svolgono a Salerno, fare un ragionamento approfondito e serio sugli spazi e sulle prospettive che ci possono essere per la prossima generazione e per fare questo serve un assessore alla cultura che si dedichi con passione”.
“Serve un assessore alla cultura a Salerno, questo è fuori discussione – spiega Claudio Tortora, direttore del Teatro delle Arti e patron del Premio Charlot – Certo questo compito lo potrebbe anche svolgere il sindaco, ma credo che tra le tante cose che ha da fare, sarebbe preferibile che si faccia aiutare, magari da qualche consigliere che ha ricevuto buoni consensi alle elezioni. Ecco potrebbe affidare ad alcuni di loro la gestione del settore cultura, come del settore sport, senza però cedere le deleghe che resterebbero a lui. Di sicuro ha bisogno di un aiuto e noi abbiamo bisogno di un referente con cui rapportarci”.
E di referente con cui rapportarsi parla anche Simona Genta dell’Associazione Culturale Poeti Erranti… “Abbiamo bisogno di un assessore alla cultura. Salerno oggi più che mai ne ha bisogno. La cultura nutre lo spirito. E’ un balsamo per l’anima, soprattutto oggi dove c’è carenza di cultura. Quindi abbiamo il diritto e il dovere di difendere la cultura e di promuoverla attraverso gli eventi, ecco perchè c’è bisogno di avere un assessore alla cultura. Qualcuno con cui potersi rapportare, avere un dialogo e pensare a strategia di crescita per la nostra città”.
A favore della nomina di un assessore alla cultura anche Felice Pastore, presidente del Gruppo Archeologico Salernitano, che subito dopo l’elezione ha scritto una lettera al primo cittadino “Nella quale gli ho consigliato un assessore alla cultura, perché in questa città si devono portare avanti una serie di progetti che sono già partiti e che non si devono fermare. Quindi un assessore alla cultura non è necessario, ma indispensabile”.
L’appello al sindaco Napoli affinchè venga nominato un assessore alla cultura, viene condiviso anche da Marco Russo di Tempi Moderni che chiede la nomina di un assessore “capace di creare una programmazione. Questi cinque anni di mandato devono avere una programmazione che parte da gennaio 2022 e proseguire negli anni. Capisco che al momento il sindaco non abbia ancora voluto nominare nessuno, ma sicuramente prima o poi dovrà affrontare quest’argomento e scegliere una persona a cui affidare la delega”.
Delega alla cultura che si augura venga presto affidata a qualcuno anche Fulvio Maffia, direttore del conservatorio G. Martucci, “Occorre assegnare il mandato esclusivo per la cultura. E questo mandato deve essere dato ad una persona che sappia capire i progetti e soprattutto i bisogni di chi organizza”.
Non ha dubbi, sulla necessità di avere un assessore alla cultura neanche Antonella Iannone, insegnante di danza ed organizzatrice di diverse manifestazioni proprio dedicate alla danza… “Auspico che ci sia presto un assessore alla cultura. Non faccio nomi, va bene chiunque voglia nominare il sindaco, purché sia una persona competente. Salerno è una città vivacissima sotto tutti gli aspetti culturali. Ed è per questo che abbiamo, tutti noi che operiamo nel mondo della cultura e dello spettacolo una persona con la quale poter interagire, poterci confrontare ed organizzare. Una persona che sia aperta a tutti i generi culturali. Parlo per me che mi occupo di danza. Questo è un settore che a Salerno si sta risvegliando e di conseguenza merita di avere più attenzione da parte delle istituzioni”.
“Credo che un assessore alla cultura sia fondamentale in qualsiasi città abbia un minimo di attività culturali. – spiega Ugo Piastrella, direttore artistico del Teatro Nuovo – Quello che vorrei raccomandare al sindaco Napoli è che non nomini un assessore alla cultura che sia solo una persona colta, ma bensì che sia un assessore alla cultura che conosce la città, le realtà che ci sono, abbia un senso pratico della cultura e non solo un senso teorico, perché la cultura si fa a 360° cominciando dai bambini fino agli anziani”