Elegante, mezza età, con fare distinto viaggia in una mercedes bianca. Niente farebbe pensare che sia un truffatore di professione. La sua è una strategia studiata nei minimi particolari con vittime scelte accuratamente, per lo più ex dirigenti di banca. Da qualche tempo è in azione a Salerno, almeno 3 le sue vittime, di cui due noti ex professionisti che sono cascati nella trappola. A raccontare l’accaduto uno dei malcapitati che solo grazie ad un suo errore, quando aveva quasi consumato la truffa, è riuscito a non cadere nella trappola. Stava camminando per il centro quando l’uomo, a bordo della sua auto lo ha fermato, chiamandolo per nome. “Ciao,sono Eduardo, ti ricordi di me”. L’ex direttore di una filiare salernitana effettivamente ricordava di un Eduardo, un suo collega. “L’ho guardato, ho cercato di fare mente locale. Come sei cambiato…..”Gli anni passano”. Con fare gentile il truffatore era riuscito comunque ad accattivarsi la sua vittima che in buona fede nel frattempo era entrato in macchina. Il racconto di Eduardo era convincente. Sai io sono sposato, mia moglie produce cravatte per ….( spara una notissima marca ). ha detto che alloggiava in un noto albergo cittadino e che putroppo la sua carta di credito si era smagnetizzata. A quel punto parte la richiesta: Ho delle cravatte dietro, facciamo una cosa, ti faccio fare un affare, prendine qualcuna, mi dai quanto hai in tasca. così posso pagare l’albergo. Oggi devo anadre via…”. Il dirigente di banca in pensione a quel punto stava quasi per cedere e viene salvato dalla truffa solo dal caso. Mentre parla, il sedicente Eduardo tira fuori la carta di credito. Su c’è scritto il nome di Eduardo. La tiene fra pollice ed indice in modo da coprire il cognome, ma non abbastanza da evitare che la vittima del raggiro riesca a vedere le prime lettere facendosi scoprire. Mangiata la foglia, per fortuna la vittima ricordava il cognome del suo ex collega, il truffatore lo fa scende dell’auto all o n t a n a n d o s i p r e c i p i t o s a – mente. Gli era andata bene, non così a qualche suo amico. Raccontando quanto accaduto ha scoperto infatti che altri invece non erano stati tanto fortunati sborsando somme, anche cospicue, per aiutare l’ex collega in difficoltà. Nessuno al momento ha denunciato l’accaduto, forse anche per vergogna ed è anche su questo che gioca il truffatore delle cravatte che ha trovato un modo davvero ingegnoso per far fesso il prossimo.
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Sempre più aggressioni ai danni dei dipendenti
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