
Azienda di trasporti della provincia di Salerno avrebbe violato la privacy di un dipendente, accedendo illecitamente alle conversazioni wharsapp. La denuncia arriva da Diego Corace, segretario provinciale della Fit Cisl che chiede ora l’intervento immediato dell’ispettorato territoriale del Lavoro, la Regione Campania, il settore servizio trasporti della Provincia, l’Anav, Busitalia e Campania. Secondo quanto raccontato dall’organizzazione sindacale, infatti, nell’ambito dell’esecuzione provvisoria del servizio Tpl in provincia di Salerno, la ditta Autolinee Antonio Palmentieri S.r.l. avrebbe installato un’applicazione aziendale su un telefono di un dipendente, accedendo illecitamente alle conversazioni WhatsApp personali e inoltrandone estratti. Sulla base di tali dati, la società ha contestato ad un altro lavoratore presunte infrazioni di “volontario inadempimento o negligenza”, applicando sospensioni senza prova lecita e in chiara violazione dei principi di liceità, correttezza e trasparenza, nonché delle disposizioni del Ccnl. “Tale condotta, che ha comportato il trattamento illecito di dati personali senza consenso, basi giuridiche, accordo sindacale o Dpia, integrandosi con l’inoltro non autorizzato di corrispondenza privata (art. 616 c.p.), compromette anche la libertà di espressione garantita dall’art. 21 Cost. Infatti, i messaggi acquisiti non configurano istigazione, bensì espressioni personali che non arrecano un danno oggettivo al servizio. In aggiunta, il comportamento adottato ha generato uno stress da bossing e un ambiente di lavoro vessatorio, in palese violazione degli obblighi del datore di lavoro di tutelare l’incolumità psico-fisica dei dipendenti. La recente pronuncia della Corte di Cassazione ribadisce la responsabilità del datore di lavoro anche in assenza di mobbing “tipico”, se non si prevengono condizioni lavorative stressogene – ha dichiarato Corace – Alla luce di quanto esposto, si richiede di condannare formalmente i comportamenti antisindacali e lesivi della dignità dei lavoratori, intimare a Palmentieri la cessazione immediata di ogni trattamento illecito di dati personali e di conduzioni intimidatorie, indire congiuntamente un’ispezione urgente dell’Ispettorato del Lavoro per accertare le violazioni di legge e delle normative contrattuali., segnalare tempestivamente al Garante della Privacy le condotte riscontrate, ai fini dell’adozione delle sanzioni previste e infine, di valutare la decadenza anticipata dell’affidamento provvisorio delle linee Tpl e di eventuali subappalti, laddove sussistano condizioni d’inidoneità”.