di Olga Chieffi
Dove trovare nel mondo nobiltà senza arroganza, amicizia che non sia gelosa, la generosità che si fa dolcezza, nel tentativo di dar man forte al compagno di scuola, affrontando gli “esperti” di arti marziali, lotta che nasce da una filosofia che impone altissima etica e idealizzazione dell’avversario e del luogo? Nel sorriso disarmante di Willy Monteiro Duarte perito sotto i colpi dei famigerati fratelli bianchi, nell’angolo più oscuro del parco di Colleferro, vittima Willy e vittime anche i rappresentanti di questa suburra romana, praticanti di arti marziali miste, strumenti letali in mano ad ignoranti, il cui immaginario diventa schiavo del fascino di un rozzo machismo, legato a paccottiglia vagamente superomistica, da sempre connessa a istinti egocentrici e al culto della potenza. Una vita, un corpo annullato, quello di Willy, solo fisicamente, ma diventato con il suo sorriso, colmo di vita, d’opera e, purtroppo, d’incompiuto, icona ispirante, per i Segni Distintivi, il duo formato da Angelo Forni e Fabio Sgrò, che hanno a che fare con storie del genere quotidianamente, ma a cui non ci si può e non ci si deve abituare mai. Angelo e Fabio hanno sentito di scrivere una canzone dal titolo “Il sorriso di Willy”, che sarà il leitmotive del concerto che terranno oggi, alle ore 21,15, presso l’Arena Arbostella. Un brano questo, il cui assunto è quello di riversare sopra il vissuto quotidiano, nell’azione sociale di ognuno, quanto l’arte addita in forma simbolica ma reale, fornendo modelli sperimentabili di nuove relazioni con gli uomini e con le cose. Un testo semplice, penetrante come il sorriso di Willy, pari alla musica su cui scorrono le parole nate dal modo di pensare ed agire dei Segni Distintivi quale esempio di una società che può, al momento, essere cambiata unicamente dalla cultura. Questa ed altre storie i Segni Distintivi racconteranno con musica e parole, domani sera, accompagnati sul palco da Davide Cantarella, Pasquale Faggiano e Cesare Tagliatela. Partiti in tre, nel 2009 con il nome di “Chiacchiere & Distintivi”, il gruppo nasce dall’incontro di 3 amici, diversi tra loro per età, provenienza geografica ed esperienze, ma accomunati da due grandi passioni, la loro professione e la musica. I tre amici sono poliziotti e lavoravano presso la sottosezione Polizia Stradale di Milano Ovest. L’idea di formare un gruppo è di Angelo, che ritrova delle vecchie canzoni scritte parecchi anni prima e lasciate in un cassetto. Le fa ascoltare a Fabio – un passato da fonico e musicista – che prende il basso e comincia a suonare su una vecchia registrazione. Improvvisamente il primo pezzo comincia a prendere forma, con quattro accordi e un giro di basso stile ballate dei Red Hot Chili Peppers (mantenendo il dovuto rispetto); “E forse..” diventa la canzone che dà il via al loro progetto musicale. Un giorno Angelo, sceso negli spogliatoi della caserma, trova Ilario Gentili, che si esercita col suo strumento: il sax. Coinvolgerlo nel progetto sembra la scelta più giusta da fare Nei mesi successivi Angelo, non soddisfatto delle sue vecchie canzoni, riprende la chitarra e comincia a scriverne altre, una dopo l’altra. Ad ogni nuova canzone Fabio ed Ilario sono sempre più entusiasti. Decidono allora di registrare, in poco tempo e con le risorse disponibili, per vedere cosa può saltar fuori. La demo di 10 pezzi viene distribuita tra parenti e amici e la band riscontra un successo inaspettato. Arriva il momento di formare ufficialmente il gruppo e di investire in strumenti più adatti a una registrazione di qualità professionale. La svolta avviene quando Fabio contatta Enrico Ferraresi, batterista e musicista professionista il quale, nonostante un curriculum d’eccezione, si dimostra disponibile ad aiutarli a far si che con l’aggiunta di parti di batteria, i brani acquistino un nuovo sapore e valore. L’album demo si chiama “Il viaggio dell’essere” e contiene canzoni che raccontano, semplicemente, un modo di essere, di sentire, di emozionarsi. Canzoni semplici ma non banali, che raccontano la vita di un gruppo di ragazzi come gli altri, con le stesse paure e gli stessi sogni, ma uniti profondamente dall’esperienza di un confronto con la realtà non sempre facile. Canzoni nate anche in pattuglia, tra un intervento e l’altro, con l’aiuto di amici e colleghi. “Il viaggio dell’essere” non è, e non sarà, un punto di arrivo, ma l’inizio di un percorso. Nel 2019, dopo una lunga pausa dovute a vicissitudini lavorative e personali, Angelo e Fabio riprendono il progetto, purtroppo senza Ilario, che per impegni lavorativi non può seguirli. Si recano presso lo studio di registrazione Recoa di Pasquale Faggiano dove danno vita a un nuovo progetto discografico intitolato “Verso un porto migliore”. I biglietti per assistere allo spettacolo sono in vendita sul sito www.postoriservato.it oppure al botteghino dell’Arena Arbostella. Costo euro 10.