Tommaso Pellegrino: "Non mi candido, troppi interessi personali" - Le Cronache
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Tommaso Pellegrino: “Non mi candido, troppi interessi personali”

Tommaso Pellegrino: “Non mi candido, troppi interessi personali”

di Arturo Calabrese

Il suo era il nome più forte per il collegio maggioritario alla Camera per il Cilento, ma nelle ultime ore è arrivato il suo passo indietro e non scende in campo con la coalizione del Terzo Polo, formata da Italia Viva di Matteo Renzi e Azione di Carlo Calenda. Tommaso Pellegrino, già deputato, presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni ed attuale consigliere regionale nonché capogruppo di Italia Viva a Palazzo Santa Lucia, non sarà candidato. È lui stesso ad annunciarlo sulle sue pagine social dopo che per giorni tante voci su un suo impegno in prima persona si sono rincorse nei palazzi romani dove Matteo Renzi e i suoi stanno stilando le liste per il rinnovo di Camera e Senato. «Tale decisione è stata da me assunta di concerto con l’intero gruppo regionale di Italia Viva, con il quale continuerò il lavoro iniziato in Regione grazie alla fiducia che mi è stata espressa da circa 13mila elettori della provincia di Salerno nel 2020 – spiega – la maturità di una classe dirigente è anche quella di capire che ci sono momenti come questi nei quali le sorti di un progetto sono più importanti dei destini personali, ancor più quando ci sono idee e valori da rappresentare». Le parole di Pellegrino sono dure e pesanti e colpiscono i piani alti. Non si risparmia, il presidente, e non le manda certo a dire a chi di dovere. «Purtroppo mi rendo conto che con questo sistema elettorale e con l’attuale classe dirigente della politica italiana, molto spesso, anzi troppo spesso vengono privilegiati gli interessi dei singoli piuttosto che gli interessi di una comunità – accusa – ovviamente non posso nascondervi che è stata una decisione ponderata e difficile. Ci sono momenti in cui è giusto e anche doveroso fare delle candidature di servizio, altri momenti, come questo, nei quali fare un passo indietro significa avere rispetto della dignità di un territorio e del giudizio degli elettori». Pellegrino espone quanto accaduto, raccontando gli ultimi sviluppi: «Mi è stata proposta sia la candidatura al plurinominale del Senato sia nel nostro collegio uninominale della Camera, ma ho ritenuto giusto e opportuno rinunciare senza alcuna polemica ma con la consapevolezza che abbiamo ancora tante cose da fare e soprattutto da portare a termine in Regione Campania». Infine, c’è spazio per i doverosi ringraziamenti ma anche per delle promesse: «Rivolgo un particolare e sentito grazie ai tantissimi amici che in questi giorni e in queste ore mi hanno fatto sentire il proprio affetto, la propria stima, la propria vicinanza e il proprio sostegno. Sono per me gesti che non solo restano impressi nel mio cuore, ma che mi danno la giusta carica per continuare un impegno certamente difficile ma che ci riserva anche tante soddisfazioni». Quanto esposto, però, non compromette in nessun modo la sua vicinanza al partito di Renzi: «Ovviamente – argomenta – questa mia decisione non mette in discussione la mia appartenenza a Italia Viva. Sono sempre più convinto che nel nostro Paese ci sia bisogno di un soggetto politico liberale, riformista e moderato che possa rappresentare un punto di riferimento per coloro che ancora credono in una politica fatta di competenze e merito e che hanno la forza e il coraggio di mettere all’angolo quella mediocrità che allontana dalla Politica tanti giovani e meno giovani. Quella Politica che, se fatta con dedizione, impegno e passione, continua ad essere per me un qualcosa di meravigliosamente bello». Stando alle parole del presidente dell’Ente Parco, dunque, la decisione di non candidarsi è sua e non si allontana molto da quanto stanno facendo altri politici, decisi a non impegnarsi. «Vi abbraccio forte – chiosa – e lo faccio con un sorriso e con la convinzione che insieme continueremo ancora a vincere tante sfide».