Nessuna spaccatura» assicurano dalla maggioranza, ma in Commissione Affari costizionali del Senato si arriva alla conta sull’emendamento della Lega che prevedeva il terzo mandato per i presidenti di Regione: alla fine sono 16 no, 4 sì e un astenuto. A favore, oltre alla Lega, vota Italia Viva, mentre Azione non partecipa. Vota contro il resto del centrodestra e Pd, M5s e Avs, mentre l’unico voto di astensione arriva dalle autonomie. Ritirato l’altro emendamento del Carroccio, che proponeva il terzo mandato per i sindaci dei comuni oltre i 15 mila abitanti, su cui il governo aveva espresso parere negativo.
«Prendiamo atto della scelta che ha fatto la Commissione, piuttosto netta in termini di voto contro l’emendamento presentato dai colleghi della Lega. Non posso che ribadire che sarebbe stato meglio ritirarlo questo emendamento perché il tema è molto complesso e meritava un contesto più ordinato in cui fare questa discussione» e «un decreto legge non è lo strumento giusto, perché parla di altre cose». Così il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, che aggiunge sulla questione della ricandidatura di Zaia alle Regionali del 2025: «E’ sbagliato farne una questione personale, con il sospetto che si fanno norme per ‘appiccicarle’ alla situazione personale di qualcuno». «Ho sempre detto – aggiunge – che Zaia è stato un ottimo governatore, però la questione va depersonalizzata e andrebbe dibattuta in un contesto in cui non c’è nessuno che si sente direttamente o indirettamente coinvolto».